VIGILANZA ITTICA AMBIENTALE - ZOOFILA - PROTEZIONE CIVILE - Sede Operativa: Via Palmiro Togliatti, sn. 66050 Lentella (Ch). e-mail:arcipesca.chieti@virgilio.it - Riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale Associazione di Protezione Ambientale con DM 0000157 del 08/05/2018 - Art.13 della L.349/86.
giovedì 30 aprile 2015
lunedì 27 aprile 2015
domenica 26 aprile 2015
domenica 19 aprile 2015
PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO
L’ARCI
PESCA FISA Abruzzo presente con le sue Guardie Ittiche-Ambientali alla giornata del volontariato a Pescara
Pescara
18.04.2015 - Festa grande per i volontari abruzzesi questa
mattina a Pescara, che ne sono diecimila in tutta la regione, e di questi 8.500
solo di Protezione civile. “Siete i migliori perché donate tempo e passione,
facendovi carico dei problemi degli altri. Grazie”. Con queste parole il
presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso ha iniziato il suo
discorso di saluto e ringraziamento ai tantissimi volontari radunati stamattina
in piazza Salotto a Pescara per la prima edizione della Giornata regionale del
volontariato di Protezione civile, che ha visto come ospite d’onore il nuovo
Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio,
nominato dal governo Renzi appena quindici giorni fa. Presenti con loro anche
decine di sindaci provenienti da tutto l'Abruzzo.
Fabrizio Curcio – che ha lavorato a L’Aquila per sei mesi nella fase
post-terremoto – ha esordito così: “L’emozione che provo nell’essere qui è
difficile da contenere, ho rivisto tanti volti familiari e siete riusciti a
farmi sentire a casa”. Entrando nello specifico, il Capo Dipartimento ha
osservato che “bisogna ragionare prima, altrimenti si arriva impreparati al
momento dell’emergenza. Qui vedo una comunità che ha saputo fare sistema nelle
sue varie forme, non a caso i volontari abruzzesi sono stati gli ultimi ad
andare via dall’Emilia dopo il terremoto del 2012. Noi vogliamo puntare su un
volontariato di qualità attraverso la formazione e l’autotutela, con un
servizio che sia integrato con le altre strutture istituzionali e impegnato nel
raggiungere rapidamente il cittadino in difficoltà. Ringrazio la Regione per le
risorse che sta mettendo a disposizione: la richiesta dello stato di emergenza
è stata fatta bene e l’istruttoria terminerà la prossima settimana. Saluto e ringrazio
tutti con una promessa: la mia non è una presenza spot, verrò spesso in
Abruzzo”.
L’intensa
mattinata si è conclusa con i saluti e ringraziamenti finali delle autorità
intervenute e la consegna delle medaglie al riconoscimento per tutte le
associazioni presenti.
PESCA IN MARE
Controlli
della Guardia Costiera,
sequestrate attrezzature da pesca
Vasto
18.04.2015 - Nella giornata di ieri personale dell’Ufficio circondariale
marittimo di Vasto ha provveduto a sequestrare 36 nasse posizionate, in
violazione della normativa vigente, a meno di 100 metri dalla costa anziché ai
300 metri minimi previsti. I segnalamenti utilizzati oltre a non essere
conformi riportavano una matricola identificativa non esistente. Le seppie,
ancora vive e alcune delle quali con uova non deposte, sono state rilasciate in
mare.
"In
questo periodo dell’anno - ricordano dagli uffici diretti dal comandante del
porto di Vasto, il tenente di vascello Giuliano D'Urso - inizia la pesca della
seppia che si avvicina sotto costa per la riproduzione e numerosi sono i
pescatori abusivi che utilizzano attrezzi non conformi, in aree vietate o che
tentano di rubare il pescato dagli attrezzi dei pescatori della locale piccola
pesca. L’attività di controllo è stata effettuata con il dipendente
battello GC B14 e continuerà con incisivo rigore anche nelle prossime
settimane, in linea con gli obiettivi di competenza del Corpo delle Capitanerie
di Porto, in particolare mirati al controllo dello sforzo di pesca (limitazione
numero, potenza e dimensioni delle unità da pesca, limitazione delle catture
stabilendo le quantità e tempi di pesca) sia alla gestione comune delle risorse
(limitazione o proibizione totale in aree specifiche quali ad esempio la fascia
costiera). Si ricorda che con l’inizio della stagione balneare gli
attrezzi dovranno essere posizionati ad almeno 500 metri di distanza dalla
costa".
di
Redazione Zonalocale.it (redazione@zonalocale.it)
mercoledì 15 aprile 2015
PROTEZIONE CIVILE
Fabrizio
Curcio è il nuovo Capo Dipartimento della Protezione Civile
Subentra a Franco Gabrielli che lascia
il Dipartimento per ricoprire l'incarico di Prefetto di Roma
Fabrizio CURCIO |
Fabrizio Curcio è il nuovo Capo
Dipartimento della Protezione Civile dove, dal 2008 ricopre l’incarico di
direttore dell’Ufficio Gestione delle emergenze.
La nomina è arrivata dal
Presidente del Consiglio dei Ministri. Fabrizio Curcio subentra a Franco
Gabrielli – Capo Dipartimento dal 2010 – nominato dal 2 aprile 2015, Prefetto
di Roma.
sabato 11 aprile 2015
PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO
Manifestazione a Pescara con Fabrizio Curcio
"I migliori di tutti noi - Giornata
regionale del volontariato di Protezione civile"
Oltre
quattromila volontari, 220 associazioni iscritte di cui 160 convenzionate e
distribuite in 100 Comuni, più di 200 mezzi: sono i numeri della Protezione
civile regionale, che si presentera' al pubblico sabato 18 aprile alle ore 10 a
Pescara nella prima edizione della manifestazione intitolata "I migliori
di tutti noi - Giornata regionale del volontariato di Protezione civile"
organizzata dalla Regione Abruzzo e dalla stessa struttura di soccorso.
Ospite
d'onore della giornata sarà il nuovo Capo del Dipartimento della Protezione
civile nazionale, Fabrizio Curcio, nominato dal governo Renzi lo scorso 3
aprile.
Il
programma prevede, alle ore 10 in corso Umberto, il saluto alle organizzazioni
di volontariato e la rassegna degli automezzi da parte di Fabrizio Curcio, del
presidente della Regione Luciano D'Alfonso e del sindaco di Pescara Marco
Alessandrini. I mezzi verranno disposti dal piazzale della vecchia stazione lungo
tutto corso Umberto, con i volontari schierati dinanzi alle proprie vetture di
appartenenza. Alle 10,30 in piazza Salotto esecuzione dell'inno nazionale,
suonato dalla fanfara della sezione regionale d'Abruzzo degli alpini, e recita
della Preghiera del volontario. Alle ore 12 esercitazione dei volontari di
Protezione civile nell'area della spiaggia libera in prossimità della Nave di
Cascella e, alle ore 13, consegna delle medaglie di riconoscimento alle
organizzazioni di volontariato di Protezione civile convenzionate con la
Regione Abruzzo.
"Il ruolo della Protezione civile in Abruzzo - afferma il presidente D'Alfonso - è stato e rimane fondamentale. Lo abbiamo sperimentato in occasione del terremoto del 6 aprile 2009 e lo stiamo verificando ogni giorno a seguito delle emergenze derivanti dal dissesto idrogeologico: non c'e' luogo in cui essa non arrivi con tempestività per curare le ferite delle persone e dell'ambiente. Per il futuro mi piace immaginare un modello partecipato da tutti gli abitanti di una determinata area geografica, perché' c’è un po' di Protezione civile in ciascuno di noi".
"Il ruolo della Protezione civile in Abruzzo - afferma il presidente D'Alfonso - è stato e rimane fondamentale. Lo abbiamo sperimentato in occasione del terremoto del 6 aprile 2009 e lo stiamo verificando ogni giorno a seguito delle emergenze derivanti dal dissesto idrogeologico: non c'e' luogo in cui essa non arrivi con tempestività per curare le ferite delle persone e dell'ambiente. Per il futuro mi piace immaginare un modello partecipato da tutti gli abitanti di una determinata area geografica, perché' c’è un po' di Protezione civile in ciascuno di noi".
giovedì 9 aprile 2015
FORMAZIONE VOLONTARI
LENTELLA 11 APRILE 2015, QUARTA PARTE DEL
CORSO “REATO AMBIENTALE. QUANDO?”
LENTELLA – Sabato 11 APRILE 2015 si
terrà la seconda parte del corso-formazione Reato ambientale. Quando?
L'appuntamento è nei locali della biblioteca Comunale di Lentella (ore 15).
Docente del corso, il dott. Vincenzo Ronzitti, ex direttore dell'Arta (distretto di San Salvo).
PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO
ASSESSORE REG. MAZZOCCA, FONDAMENTALE APPORTO VOLONTARI
NUOVI INCONTRI: IL 18 APRILE A
PESCARA MANIFESTAZIONE REGIONALE (regflash) –
L'Aquila, 02 APR. 2015
Risultano iscritte all'Elenco Territoriale della Regione (ex Albo Regionale)
oltre 200 Organizzazioni di cui 155 convenzionate con la Regione Abruzzo. Il
terremoto Abruzzo del 6 aprile 2009, infatti, ha stimolato la nascita di
numerose Organizzazioni di volontariato e per il prossimo 18 aprile, la Regione
Abruzzo sta organizzando una manifestazione regionale per ringraziare
personalmente e gratificare tutti i volontari. Tale evento, che si svolgerà a
Pescara, rientra nelle attività di 'divulgazione della cultura di protezione
civile - partecipata', nell'intento di avvicinare il più possibile il mondo
civile a quello delle organizzazioni di volontariato'. 'Le ultime normative
nazionali di settore - interviene l'Assessore regionale alla Protezione Civile
Mario Mazzocca - tra cui il D.lgs. 81/2009 e i successivi Decreti attuativi del
Capo Dipartimento, hanno contribuito a 'valorizzare' il ruolo e l'attività del
volontario creando di fatto un vero professionista di protezione civile, in
grado di intervenire in qualsiasi scenario di emergenza, sempre in aiuto della
popolazione; ogni singolo volontario va formato sui rischi della propria
attività e sottoposto ad apposita sorveglianza sanitaria. Si è reso, quindi
necessario avviare l'iter per un aggiornamento delle normative regionali
riferite al volontariato di protezione civile che porterà ad un nuovo schema di
convenzione tra le Organizzazioni e la Regione Abruzzo, al fine di migliorare i
criteri di attivazione dei volontari e di semplificare le procedure di rimborso
delle spese'. 'Riteniamo fondamentale - conclude Mazzocca - la figura del
volontario per tutte le diverse specifiche attività di Protezione Civile:
prevenzione: avvistamento e sorveglianza AIB (anti incendio boschivo),
monitoraggio movimenti franosi, controllo corso fiumi, monitoraggio tratti
stradali, presidi medici, ecc. Soccorso: interventi di aiuto ed assistenza alla
popolazione colpita da fenomeni calamitosi; Superamento dell'emergenza:
allestimento e gestione aree di accoglienza e assistenza alla popolazione;
divulgazione della cultura di protezione civile: informazione dei cittadini sui
rischi e sulle procedure da seguire in caso di emergenze; esercitazioni e prove
di soccorso'. Proprio per questo l'Assessore e la Sala Operativa regionale di
protezione civile hanno avviato degli appositi incontri con le Organizzazioni
di volontariato di protezione civile. In dettaglio dopo l'incontro di giovedì
26 marzo a Pescara il programma prevede: mercoledì 8 aprile all'Aquila nella
sede della Protezione Civile regionale (via salaria Antica Est) con le
Organizzazioni della Provincia di Teramo; Giovedì 9 aprile all'Aquila nella
sede della Protezione Civile regionale (via salaria Antica Est) con le
Organizzazioni della Provincia dell'Aquila e venerdì 10 aprile, a Chieti, nella
sede della Provincia (Corso Marrucino) con le Organizzazioni della Provincia di
Chieti.
martedì 7 aprile 2015
PESCATORE.................
PESCATORE
SALVA UN CAPRIOLO FINITO AL LARGO DELLA COSTA GIULIESE
Aveva disceso il Tordino insieme ad altri
esemplari che si sono allontanati nella zona di Cologna Consegnato alla
Forestale, l’animale è stato liberato nella riserva dei calanchi di Atri
GIULIANOVA
04.04.2015. Un capriolo viene sorpreso a nuotare in mare ed in seguito messo in
salvo da un’imbarcazione di pescatori: l’insolita pesca pasquale è avvenuta
ieri mattina a circa un chilometro dal costa di Giulianova, dove Enrico Di
Francesco, a bordo del Caronte I, ha avvistato l’animale, successivamente preso
in consegna dalla Forestale e liberato nella riserva dei calanchi di Atri. Il
pescatore era intento al proprio lavoro, quando ha avvistato quello che pareva
un grosso tronco. Avvicinatosi all’oggetto misterioso, il giovane ha visto che
non si trattava di un albero, ma di un animale, un esemplare di un giovane
capriolo maschio del peso di circa 40 chili.
Di
Francesco, dopo alcuni tentativi, è riuscito ad imbracare l’animale che stava
nuotando verso il largo. Dopo averlo sistemato a prua dell’imbarcazione,
legandolo, dato che c’era il rischio che il capriolo potesse tuffarsi in acqua,
il pescatore ha allertato la guardia costiera e la Forestale, prontamente
intervenuta con gli uomini del comando di Atri. Altri marittimi hanno riferito
di aver visto, in prossimità della riva e della foce del fiume Tordino, altri
due caprioli, ma molto probabilmente gli animali si sono dileguati nella zona
di Cologna Spiaggia.
Come
evidenziato dalla Forestale, i caprioli potrebbero aver disceso il fiume dalle
zone montuose, per poi ritrovarsi di fronte al mare. Il fenomeno, sempre
secondo i militari, è dovuto anche al significativo e positivo ripopolamento
delle montagne e colline appenniniche da parte di tale specie di animali. «Non
è la prima volta che il Corpo forestale interviene per il salvataggio o il
recupero di ungulati selvatici lungo il litorale teramano», dichiara il
comandante provinciale Gualberto Mancini. «Questa volta è toccato ad uno
splendido esemplare maschio di capriolo che, probabilmente scendendo lungo il
Tordino, che costituisce un vero e proprio corridoio ecologico, è stato
inizialmente segnalato nella zona di Cologna». Mancini evidenzia che di recente
si sono registrati altri avvistamenti di caprioli, i quali si uniscono alle
greggi al pascolo: pochi giorni fa un capriolo era finito, seguendo le pecore,
in una fattoria di Basciano. «Constatate immediatamente le buone condizioni di
salute dell'animale», prosegue Mancini, «la pattuglia lo ha tranquillizzato, lo
ha asciugato prestandogli le prime cure e subito si è adoperata per liberarlo
in ambiente naturale. Il capriolo è stato quindi caricato sull’automezzo e
successivamente condotto in una zona idonea, all'interno della vicina riserva
regionale dei calanchi di Atri, dove è stato rimesso in libertà, riprendendo
così liberamente la corsa decisa tra campi e boschi in collaborazione con il
personale della riserva stessa». Non sono solo i caprioli ad essersi spinti
fino al mare: più volte, negli ultimi anni (si sono verificati avvistamenti
fino allo scorso gennaio), branchi di cinghiali sono stati notati sulla
spiaggia teramana.
Sandro
Petrongolo
RIPOPOLAMENTO TROTE
La Provincia ripopola i fiumi con le
trote
Sono stati immessi di recente oltre
diecimila esemplari. Ecco tutti i corsi d’acqua interessati
L’AQUILA.
La Provincia ripopola di trote di corsi d’acqua e immette oltre 10 mila
esemplari.
I
fiumi interessati dal progetto di tutela del patrimonio ittiofaunistico,
avviato dall’amministrazione del presidente Antonio Del Corvo, sono Gizio,
Sagittario, Turano, Imele-Salto, Liri, canali del Fucino, Vetoio, Aterno e
Vera. La Provincia ha individuato i corsi d’acqua da ripopolare in
considerazione della notevole portata d’acqua che li caratterizza, al fine di
assicurare che il ripopolamento abbia un maggiore risultato e dalla seconda
decade di febbraio.
Gli
esemplari immessi sono trote fario di lunghezza di 22-26 centimetri e
l’attività è stata avviata in vista dell’apertura generale della pesca alla
trota.
Nel
dicembre scorso la Provincia aveva già introdotto circa 73 mila trotelle fario,
della lunghezza di 6-9 centimetri, anche nei corsi d’acqua di Rio Foce, Sangro,
Rio presso San Iona, Fosso Pratolungo, foce Stiffe.
Al
fine di tutelare e valorizzare il patrimonio ittiofaunistico, la Provincia
gestisce un Centro ittiogenico sperimentale e di idrobiologia in cui vengono
allevate le trote fario, prelevando i riproduttori selvatici in natura, allo
scopo di ripristinare, nei corsi d’acqua di propria competenza, le popolazioni
di salmonidi della specie Salmo trutta.
I
ripopolamenti hanno interessato i Comuni di Sulmona, Pratola Peligna, Carsoli,
Magliano, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo, Cappadocia, Castellafiume,
Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Morino, San Vincenzo Valle Roveto,
Celano, Pescina, Ortucchio, Trasacco, L’Aquila, Montereale, Barete, Pizzoli,
San Demetrio, Fossa, Scontrone e Avezzano.
Chiara
Buccini
INCUBATOIO NELLA RISERVA......
NASCE
UN INCUBATOIO NELLA RISERVA COSÌ LE TROTE TORNANO NEI TORRENTI
Morino, progetto a zompo lo schioppo
MORINO 11.02.2015 - Nasce nella riserva
naturale Zompo lo Schioppo di Morino un incubatoio ittico sperimentale. Grazie
a questo progetto sarà possibile preservare e facilitare la riproduzione della
trota che popola il torrente Romito.
L’incubatoio è stato
inaugurato dal sindaco di Morino, Roberto D’Amico, e dal presidente del
consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio. L’amministrazione comunale di
Morino, da sempre attenta e sensibile verso i temi ambientali, ha voluto
fortemente questo progetto curato da Amilcare D’Orsi, responsabile scientifico
della riserva naturale Zompo lo Schioppo e presidente della cooperativa
Dendrocopos, e da Marco Seminara, biologo e docente dell’università La Sapienza
di Roma.
I due tecnici hanno presentato
le fasi del progetto e hanno evidenziato l’importanza di preservare e
facilitare la riproduzione della trota che popola il torrente Romito,
ricordando anche quanto l’ambiente fluviale in passato abbia influenzato e
condizionato le tradizioni e la cultura del territorio. I presenti hanno
visitato l’incubatoio ittico sperimentale, che diventerà parte integrante dei
programmi di educazione ambientale della riserva e che già ospita le prime uova
di trota la cui schiusa è prevista per inizio aprile. Le giovani trote
ripopoleranno i corsi d’acqua del territorio e il laghetto che nascerà insieme
a una nuova area sosta a ridosso della riserva e in cui sono previste attività
di pesca sostenibile. Anche Di Pangrazio ha ricordato che «le attività promosse
dagli enti locali nei territori della Valle del Liri sono qualificate grazie ai
tecnici e agli operatori che le concretizzano». All’inaugurazione hanno
partecipato i rappresentanti di varie associazioni di pesca del territorio.
Eleonora Berardinetti
CONTROLLI DELLA FORESTALE
Pesca
di frodo nel lago Due giovani nei guai
VILLALAGO.
Continuano i controlli svolti dalla Forestale contro la pesca di frodo
nell’alta Valle del Sagittario. Sorpresi a pescare in un periodo di divieto
sulle sponde del lago di San Domenico a...
VILLALAGO
27 Gennaio 2015 - Continuano i controlli svolti dalla Forestale contro la pesca
di frodo nell’alta Valle del Sagittario.
Sorpresi
a pescare in un periodo di divieto sulle sponde del lago di San Domenico a
Villalago, due giovani di Sulmona sono stati infatti multati dagli agenti del
comando della Forestale di Scanno.
Si
tratta in realtà di due pescatori sportivi, a cui è stata inflitta una sanzione
di 200 euro, mentre le attrezzature per la pesca sono state sequestrate assieme
al pescato che era stato depositato momentaneamente all’interno di alcuni
contenitori.
La
pesca alla trota di tutte le varietà è vietata in questo periodo dell’anno ma i
due pescatori, non curanti dell’interdizione all’attività anche nella diga che
fa parte della Riserva naturale regionale “Lago di San Domenico e Lago Pio”,
hanno gettato normalmente le loro esche in acqua riuscendo anche a catturare
qualche bell’esemplare di trota fario. Questa specie si trova nei torrenti di
montagna e in alcuni fiumi. A seconda dell’ambiente raggiunge buone dimensioni.
Ma
in questa parte dell’anno non è consentita la pesca di questa specie e così i
due pescatori sono finiti nei guai. Gli agenti della Forestale di Scanno li
hanno beccati in flagranza di reato durante un servizio di controllo in pieno
giorno. Il lago di San Domenico è un invaso artificiale, creato nel primo
dopoguerra dall’Enel per esigenze di approvvigionamento elettrico. Il bacino
sorge in località Prato Cardoso, ambiente ideale per il relax e la pesca.
Infatti questo lago, che ha preso il nome dall’antico eremo di San Domenico, è
ricco di trote fario e per queste ragioni molto frequentato dai pescatori. La
pesca sportiva nello specchio d’acqua è regolamentata da precisi calendari
ittici e permessi rilasciati dal Comune.
Massimiliano
Lavillotti
FONDI DEL RIPOPOLAMENTO
PESCA,
LATTANZIO CHIEDE FONDI PER LA FAUNA ITTICA
L’assessore alla Pesca della
Provincia di Pescara, dott. Mario Lattanzio, chiede alla Regione di
ripristinare in bilancio i fondi per il ripopolamento della fauna ittica. Ogni
anno, infatti, come si legge in una...
PESCARA
01 OTT.2014. L’assessore provinciale alla Pesca, Mario Lattanzio, chiede alla
Regione di ripristinare in bilancio i fondi per il ripopolamento della fauna
ittica.
Ogni
anno, infatti, come si legge in una nota della Provincia, «nel bilancio
regionale una quota dei fondi, pari a circa duecentomila euro, viene destinata
al ripopolamento ittico delle acque interne, da assegnare alle Province e a
favore delle associazioni ittiche a carattere nazionale operanti sul territorio
regionale».
«Per
quanto riguarda l’anno in corso», sottolinea l’ente, «questa somma non è stata
inserita nel bilancio».
Da
qui il grido di allarme dell’assessore Lattanzio e l’appello alla Regione di Luciano
D’Alfonso.
«I
pescatori», spiega l’assessore provinciale alla Pesca, «versano una quota per
poter praticare l’attività annualmente. Questa somma viene poi utilizzata dalla
Regione che la ripartisce in percentuali differenti per finanziare associazioni,
iniziative di carattere ittico e le Province per effettuare il ripopolamento».
Ma,
come fa notare ancora Lattanzio, «ad oggi questi fondi non sono stati iscritti
in bilancio. Per questo motivo chiedo al presidente della Regione di provvedere
ad una variazione di bilancio per lo stanziamento e l’iscrizione delle somme
relative al capitolo di spesa che riguarda la tutela e l’incremento della fauna
ittica nelle acque interne».
In
sostanza, sottolinea e sintetizza Lattanzio, «un provvedimento urgente per evitare
che i pescatori siano derubati di un loro sacrosanto diritto».
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