sabato 24 ottobre 2015

AMBIENTE

Domenica 25 ottobre torna l'ora solare, lancette indietro di 60 minuti.

Termina cosi' dopo 7 mesi l'ora legale.


ASSOCIAZIONE

UNA SODDISFAZIONE MERITATA PER DARE ANCORA DI PIÙ IL MASSIMO
Si riporta di seguito il testo:

L'opera puntuale e continua degli Agenti Volontari dell'ARCI PESCA FISA di Cheti, del loro Coordinatore e del Presidente provinciale onorano la nostra Associazione per l'attività espletata in tutta la Provincia che investe globalmente le problematiche inerenti l'ambiente, la sua conoscenza, la sua tutela e la implementazione delle attività in esso esercitate, sia sociali che culturali.
Roberto Sabbatini
Un ringraziamento è il minimo dovuto, continuate così.

IL RESPONSABILE NAZIONALE DELLA VIGILANZA ARCI PESCA FISA

Dott. Roberto SABBATINI 


mercoledì 21 ottobre 2015

RIFIUTI

LA FORESTALE SCOPRE UNA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI IN PROSSIMITA' DEL FIUME "PALISTRO".
Blitz del Corpo Forestale dello Stato a tutela dell'Ambiente - sequestrata un'area di circa 8000 mq nel comune di Ceraso (SA)- Individuato e denunciato l'autore.-
Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Vallo della Lucania (SA).

Ceraso (SA) - 14 ottobre 2015. -E' stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato, un uomo di 48 anni V.S., responsabile di aver smaltito illecitamente e abbandonato nella sua proprietà, rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel Comune di Ceraso in località " Chianche".
I reati sono stati accertati in zona ricadente nell'area contigua al perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Il Comando Stazione Forestale di Vallo della Lucania, durante un servizio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto degli illeciti in materia ambientale notava, in prossimità del fiume "Palistro" la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti in palese stato di abbandono non occasionale ma ripetuto.
I forestali, da una prima ricognizione dei luoghi, constatavano che sull'area di circa 8000 mq, al confine tra aree coltivate e il fiume "Palistro", erano stati smaltiti diverse tipologie di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Più precisamente con accurato sopralluogo, si appurava che all'interno dell'area erano stati smaltiti ed abbandonati autoveicoli oramai in disuso e parti di autoveicoli, resti di motori meccanici, carcasse rifiuti ferrosi di ogni genere, batterie esauste, materiale in vetro, rifiuti urbani di vario genere, elettrodomestici abbandonati rifiuti in plastica, bombole del gas, materassi e reti, pneumatici deteriorati oltre che materiali edili di risulta.
Ma vi è di più: sull'area sono stati ritrovati anche resti di animali quindi rifiuti speciali presumibilmente provenienti da macellazione.
Una discarica a cielo aperto a ridosso del fiume "Palistro", sicura causa di degrado e di alterazione dell'intera area!
Nella predetta area vi sono due strutture adibite a ricovero animali di specie bovina equina e ovina.
Accertata la proprietà dell'area e la totale assenza di autorizzazioni, le Giubbe Verdi, al fine di interrompere la condotta illecita, ponevano sotto sequestro l'intera area, denunciando a piede libero il trasgressore alla Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania.
Il monitoraggio ed il contrasto ai fenomeni di illecita gestione di rifiuti è una delle mission fondamentali degli uomini del Corpo Forestale dello Stato al fine di preservare le matrici ambientali, l'equilibrio ecologico e quindi la salute dei cittadini oltre che lo stato di naturalità del territorio cilentano.

martedì 20 ottobre 2015

AMBIENTE

AGENTI  ARCI PESCA F.I.S.A.  AVVISTANO UN LUPO LUNGO IL FIUME AVENTINO.

Informate Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato

Lentella 20/10/2015. Questa mattina un lupo è stato avvistato lungo il fiume Aventino, nel territorio del Comune di  Casoli (Ch). A vedere e fotografare l’animale è stata una squadra di Agenti Ittici - Ambientali del Nucleo Operativo di Lanciano dell’ ARCI PESCA F.I.S.A. - Comitato Provinciale di Chieti, che si trovava nei paraggi per delle attività di controllo e antibracconaggio sul territorio. «Sono state già informate – fa sapere Giuseppe Zappetti, Presidente Provinciale dell’ARCI PESCA FISA – sia la Polizia Provinciale di Chieti che il Corpo Forestale. Speriamo che nessun balordo, spari sul bell’esemplare adulto di lupo avvistato». 
Canis lupus italicus

LA PESCA SPORTIVA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI


venerdì 16 ottobre 2015

CACCIA E PESCA FUNZIONI ALLA REGIONE

CACCIA E PESCA, LA PROVINCIA PERDE OGNI COMPETENZA
ANCHE IL RISTORO DEI DANNI PROVOCATI ALLE PRODUZIONI AGRICOLE ED ALLA ZOOTECNIA DALLA FAUNA SELVATICA DIVIENE MATERIA DI PERTINENZA DELLA REGIONE



Il Consiglio regionale d’Abruzzo, nella seduta di ieri, ha approvato la legge di riordino delle funzioni attribuite alle Province. Tornano alla Regione, sulla base della norma, le seguenti funzioni: a) le funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di Biblioteche di Enti Locali e di interesse locale; b) le funzioni in materia di espropriazione per pubblica utilità con esclusione delle funzioni in materia di espropriazione collegate all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province individuate dalla legge 56/2014; c) le funzioni in materia di agricoltura e forestazione; d) le funzioni in materia di risorse idriche e di difesa del suolo,  di cui all’art. 7 della legge 72/1998 e s.m.i., fatta eccezione per i compiti e le funzioni conferiti ai Comuni ai sensi del successivo art. 4, comma 1, lett. e); e) le funzioni di vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia fatte salve le competenze spettanti ai Comuni ai sensi dell’art. 35 del DPR n. 380/2001; f) le funzioni in materia di formazione e orientamento professionale; g) le funzioni in materia di industria, artigianato e commercio; h) le funzioni in materia di caccia e pesca nelle acque interne; i) le funzioni in materia di ristoro dei danni provocati alle produzioni agricole ed alla zootecnia dalla fauna selvatica; l) funzioni in materia di protezione della flora e della fauna; m) le funzioni in materia di servizi sociali fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b); n) le funzioni in materia di emigrazione; o) le funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica; p) le funzioni in materia di energia, comprese le funzioni di controllo degli impianti termici; q) le funzioni in materia di attività estrattive; r) le funzioni in materia di protezione civile; s) le funzioni in materia di tutela ambientale, sulla base delle competenze assegnate alla Regione dalla vigente normativa statale di settore, in particolare ai sensi dell’art 2 comma1 lett b) del D.P.R. 13 marzo 2013 n 59, la Regione è l’autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell’autorizzazione unica ambientale; t) le funzioni in materia di turismo fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c). Dopo l’entrata in vigore della norma, saranno avviati dei tavoli bilaterali con le amministrazioni provinciali per discutere del trasferimento del personale,  al netto dei pensionamenti (la legge nazionale prevede, in casi particolari, la possibilità di andare in pensione con il regime precedente alla legge Fornero) e delle unità per le quali i Comuni hanno dato la disponibilità ad assorbire. Rinviata, invece, al prossimo Consiglio l’elezione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Nella votazione di oggi, la candidata più votata è stata Rita Bernardini, che ha riportato 15 preferenze, non raggiungendo però il quorum previsto dalla legge. (f.f.)

LICENZA DI PESCA IN MARE

LA PESCA PROFESSIONALE È IN CRISI, ECCO UNA TASSA PER I PESCATORI SPORTIVI IN MARE
COMUNICATO STAMPA ARCI PESCA FISA

Roma 13 ottobre 2015. La pesca professionale è in crisi, non attivando investimenti per circa 200 milioni di euro ha ritornato alla Unione Europea la quota di 72 milioni nel 2013 ed altri maturandi per circa 30 milioni a cui si aggiunge il 50% quale quota Stato-Regioni. Quindi soldi non spesi a scapito di un settore in crisi!
Oggi gli estensori Catanoso, Oliverio, Caon con la proposta di legge “ interventi per il settore ittico” intendono addossare una tassa ai pescatori sportivi oltre alle risorse finanziarie prese dalla Legge di stabilità istituendo un fondo “scaccia crisi”.
L’Arci Pesca Fisa nelle due audizioni alla XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati presentò documenti con il diniego più assoluto di una tassa sui pescatori sportivi in mare proponendo altresì nuovi criteri coerenti con gli indirizzi europei propose il riconoscimento delle Associazioni di pesca sportiva con una presenza legale nazionale e regionale, indicò gli investimenti nella filiera ittica della pesca sportiva, una rappresentatività a tutto campo negli organismi istituzionali, la definizione del’attività di pesca turismo, d’ ittiturismo e della pesca sportiva ricreativa con le attività subacquee vettori di turismo, come programmazione indicò i piani di gestione , il controllo del pescato e l’uso degli attrezzi previsti nei piani di gestione medesimi.
La risposta a tale istanza è stata disattesa con una proposta di legge lacunosa avallante una licenza di pesca sportiva in mare per finanziare la filiera ittica, le Capitanerie per il controllo della pesca illegale ed il CONI , per quest’ultimo non motivandone le finalità e l’organismo sportivo ricevente.
E’ una legge in contrasto con gli stessi regolamenti unionali ed in particolare con il citato Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca (FEAMP 2014-2017) che nei prossimi 7 anni dispone per l’Italia di circa 500 milioni di euro.
Senza dimenticare la non coerenza con il disegno di legge approvato dal Senato della Repubblica il 13 maggio 2015 laddove richiamando all’art. 5 punto n) “ la coerenza della disciplina in materia di pesca non professionale con la normativa europea in materia di pesca” conferma il riconoscimento del ruolo nazionale della pesca sportiva e quindi la rappresentatività negli organismi di consultazione e di gestione nazionali che invece viene negata dal progetto di legge in discussione.
La tassa è iniqua ed ingiusta e in mancanza di programmazione e di modernizzazione del settore procurerà gravi danni all’indotto economico ,ai produttori e rivenditori delle attrezzature di pesca , al turismo ed alle economie locali costiere e dell’entroterra.
L’Arci Pesca Fisa pur essendo disponibile a dialogare concertando e condividendo una nuova legge quadro sulla pesca sportiva-ricreativa e subacquea, respinge questa proposta di legge sia nei contenuti che nei principi e nella sua coerenza.

Non accetterà mai una tassa sulla pesca sportiva in mare ed auspica che questa proposta di legge sia respinta da parte del mondo politico, riservandosi qualsiasi azione deterrente.

AMBIENTE

Eternit, un'enorme quantità rinvenuta vicino ai canali per l'irrigazione
La task force ambientale scopre una nuova discarica abusiva

Scoperta dalla task force ambientale del comune di San Salvo una nuova discarica abusiva di eternit. In una strada di campagna, una deviazione della SP 55 che da San Salvo porta a Montenero, la denuncia al momento contro ignoti è stata già sporta alla Procura della Repubblica.
Grandi lastre di eternit sono state abbandonate sull’argine di un canale di raccolta delle acque per l’irrigazione dei campi che arriva al Trigno, nelle campagne della Piana.
Il fenomeno dell’abbandono di rifiuti, grave atto di inciviltà con l’abbandono di eternit si trasforma in grave atto criminale, soprattutto se posto in prossimità di corsi d’acqua.
L’opera di sorveglianza della task force ambientale è davvero meritoria, supportata da quella del Corpo Forestale dello Stato di Petacciato, che abbiamo incontrato sul nostro percorso nella realizzazione di questo servizio. Gli agenti del Corpo Forestale così come la task force ambientale,  pattugliano tutta la costa abruzzese e molisana, per arginare il fenomeno delle discariche abusive che ledono l’ambiente ed il portafogli di tutta la comunità.
La quantità di eternit rinvenuto, pone numerosi interrogativi, come è possibile che una quantità del genere sia stata fin qui trasfortata senza che alcuno si sia chiesto nulla?

MORIA DI PESCI ...........

CAMPOTOSTO: STRAGE DI PESCI AL LAGO, SINDACO NE VIETA IL CONSUMO

CAMPOTOSTO - Strage di pesci al lago di Campotosto (L'Aquila). 

Si tratta di molti Coregoni trovati morti sulle rive del lago nei giorni scorsi. 
Il sindaco, Antonio Di Carlantonio, lo scorso 1 ottobre ha disposto con un'ordinanza il divieto di consumo alimentare della specie fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di normalità. Le autorità competenti, dopo la segnalazione di molti pesci morti sulle rive del lago, hanno informato la Asl del capoluogo che sta effettuando analisi specifiche. (m.gal)

AbruzzoWeb

mercoledì 14 ottobre 2015

DISCARICHE IN ABRUZZO

Daniela Aiuto su discariche abusive: sono 25 in Abruzzo 2 a Vasto

Eurodeputata Aiuto Daniela
14.10.2015 VASTO. In questi giorni in consiglio regionale si discuterà la Risoluzione, a firma del Movimento 5 Stelle, che impegna la Regione Abruzzo all'adozione del Piano Regionale per le Bonifiche. 
Lo scorso mese di luglio, proprio gli europarlamentari del M5S avevano richiesto alla Commissione europea l'elenco aggiornato di tutte le discariche abusive presenti sul territorio nazionale.
In una denuncia pubblica 'eurodeputata abruzzese del M5S Daniela Aiuto, poneva l'attenzione sulla presenza di ben 25 discariche abusive, tra le 198 nazionali, in Abruzzo, di cui la maggior parte ubicate in provincia di Chieti e con ben 2 discariche ubicate nel comune di Vasto.
Inoltre, nella sua denuncia, l'eurodeputata vastese ricordava che per ogni discarica, in base anche alle recenti dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Galletti, sarà il comune ove risulta ubicata la discarica abusiva a pagare all'Unione europea la multa di € 200.000 annui (in definitiva quindi, se non si interviene subito saranno “bruciati” 5 Mln/€ annui in multe per l'intera Regione Abruzzo).
La presenza nel territorio vastese, di intere aree lasciate nel completo abbandono, è stato evidenziato dalla stessa eurodeputata in una interrogazione parlamentare con la quale si è portato a conoscenza della Commissione europea il fenomeno, risalente allo scorso mese di agosto, degli incendi di materiale interrato abusivamente scoppiati in aree SIC ricadenti proprio nel territorio del vastese e della fondovalle Trigno. 
"Ormai è noto ai cittadini lo stato di abbandono del territorio abruzzese", dichiara l'eurodeputata del M5S. "A livello Regionale, occorre fare presto e bonificare tutte le aree individuate dalla Commissione europea, per non continuare a sottrarre importanti risorse ai cittadini, disperdendo denaro pubblico per il pagamento di queste sanzioni. In tal senso, quindi, è da auspicare l'approvazione immediata della risoluzione, a firma M5S, per l'adozione del Piano Regionale per le Bonifiche. 
La nostra Regione è sotto attacco dal punto di vista ambientale; si pensi alla questione delle trivellazioni in Adriatico, ma anche alla situazione nei fiumi regionali, o alle carenze dei depuratori, che hanno causato diversi e gravissimi problemi proprio questa estate (anche per le gravi omissioni da parte di alcuni amministratori, il cui comportamento ed i cui atti sono tuttora al vaglio delle autorità inquirenti), per non parlare della questione legata al sito della discarica dei veleni di Bussi, la cui vicenda giudiziaria è ancora in corso." 

REDAZIONE@VASTOWEB

GAME OVER...... PROVINCE

L’AQUILA - Il Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato la legge di riordino delle funzioni attribuite alle Province.

Tornano alla Regione, sulla base della norma, le seguenti funzioni: a) le funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di Biblioteche di Enti Locali e di interesse locale; b) le funzioni in materia di espropriazione per pubblica utilità con esclusione delle funzioni in materia di espropriazione collegate all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province individuate dalla legge 56/2014; c) le funzioni in materia di agricoltura e forestazione; d) le funzioni in materia di risorse idriche e di difesa del suolo, di cui all’art. 7 della legge 72/1998 e s.m.i., fatta eccezione per i compiti e le funzioni conferiti ai Comuni ai sensi del successivo art. 4, comma 1, lett. e); e) le funzioni di vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia fatte salve le competenze spettanti ai Comuni ai sensi dell’art. 35 del DPR n. 380/2001; f) le funzioni in materia di formazione e orientamento professionale;  g) le funzioni in materia di industria, artigianato e commercio; h) le funzioni in materia di caccia e pesca nelle acque interne; i) le funzioni in materia di ristoro dei danni provocati alle produzioni agricole ed alla zootecnia dalla fauna selvatica; l) funzioni in materia di protezione della flora e della fauna; m) le funzioni in materia di servizi sociali fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b); n) le funzioni in materia di emigrazione; o) le funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica; p) le funzioni in materia di energia, comprese le funzioni di controllo degli impianti termici;  q) le funzioni in materia di attività estrattive; r) le funzioni in materia di protezione civile; s) le funzioni in materia di tutela ambientale, sulla base delle competenze assegnate alla Regione dalla vigente normativa statale di settore, in particolare ai sensi dell’art 2 comma1 lett b) del D.P.R. 13 marzo 2013 n 59, la Regione è l’autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell’autorizzazione unica ambientale; t) le funzioni in materia di turismo fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c).
Dopo l’entrata in vigore della norma, saranno avviati dei tavoli bilaterali con le amministrazioni provinciali per discutere del trasferimento del personale, al netto dei pensionamenti (la legge nazionale prevede, in casi particolari, la possibilità di andare in pensione con il regime precedente alla legge Fornero) e delle unità per le quali i Comuni hanno dato la disponibilità ad assorbire.
Rinviata, invece, al prossimo Consiglio l’elezione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà.
ABRUZZO WEB

domenica 11 ottobre 2015

TRAGEDIA SULLA FOCE DEL FIUME SANGRO

TORINO DI SANGRO: CADE E ANNEGA MENTRE PESCA CON IL FIGLIO
L'incidente alle 15,30 al confine con il porto turistico di Fossacesia. La vittima è Luciano Cimini di 42 anni

Stava pescando sulla riva del fiume Sangro, con la tecnica del lancio della rete, quando è improvvisamente caduto in acqua ed annegato per l'enorme portata del corso d'acqua: è morto così Luciano Cimini, 42 anni, di Torino di Sangro (Chieti). L'incidente è avvenuto dopo le 15.30, al confine con il porto turistico di Fossacesia. Il figlio Francesco, 24 anni, che era con lui, è rimasto ferito ed è sotto choc. Caduto anch'egli in acqua il giovane è riuscito a raggiungere la riva. Padre e figlio hanno perso l'equilibrio lanciando la rete e sono caduti in acqua in prossimità della foce del Sangro. L'allarme è stato lanciato da altri pescatori presenti sul posto. Sul luogo della tragedia è immediatamente giunta una motovedetta della Capitaneria di Porto di Ortona, coordinata dal comandante Nicola Attanasio, Capitano di Fregata.

Il cadavere del pescatore è stato recuperato e fatto rientrare su un gommone al locale porto turistico. Sul posto anche i carabinieri di Fossacesia. Un'inchiesta è stata aperta dalla procura di Lanciano. Il pm Rosaria Vecchi ha disposto l'autopsia.

Alla famiglia Cimini, le più sentite condoglianze per l' immane tragedia.
ARCI PESCA FISA Abruzzo 

ALPINI IN ABRUZZO

ESERCITAZIONE PROTEZIONE CIVILI ALPINI SOTTO LA PIOGGIA
Simulati sisma, esondazione e incendio . Salta evacuazione scuola


Lanciano 10.10.2015. Una pioggia battente ha accompagnato a Lanciano l'esercitazione di protezione civile con circa 300 volontari del 4/o Raggruppamento Associazione Nazionale Alpini (Ana) Centrosud arrivati da Abruzzo, Molise, Toscana, Puglia e Lazio. Programma rispettato per la simulazione di una scossa di magnitudo 4.5 in centro storico, dell'esondazione del Sangro e di incendi boschivi, saltata l'evacuazione dell'Istituto Tecnico Industriale per evitare di far sostare gli studenti sotto l'acquazzone.

giovedì 8 ottobre 2015

AGONISMO - PESCA IN MARE

SIMONE IACOBITTI VINCE L'ULTIMA GARA DEL CAMPIONATO DI PESCA DI SURF-CASTING

1° Class. Simone Iacobitti
Simone Iacobitti primeggia nell'ultima gara del campionato ARCI PESCA FISA – Comitato Provinciale di Chieti di pesca surf casting 2015, disputata dall’arenile di Fossacesia (Ch), con un primo di settore, primo assoluto  si aggiudica così anche la classifica finale generale del campionato provinciale.
In lotta, a Fossacesia, ben venti pescasportivi che si sono affrontati in condizioni di tempo ottimale.
Il bravo Simone (12 anni ), nella classifica assoluta finale, ha messo in fila l’ottimo Lorenzo Iacobitti (papà di Simone) e Fabio Talone il quale, forte della sua esperienza, è riuscito a mantenere la terza posizione di classifica.
2° Class. Lorenzo Iacobitti
Deludenti in gara invece le prove dei cosiddetti “big”, ma primi assoluti in tavola dove tanta frittura di pesce e un buon vino hanno accompagnato la stupenda serata.
Come dire “l’importante non è partecipare ma……………mangiare”.
Il Presidente 

Classifica seconda e ultima prova:

3° Class.  Fabio Talone
1) Simone Iacobitti
2) Lorenzo Iacobitti
3) Fabio Talone

Lungomare di Fossacesia
L'esperienza della vecchia volpe
 TUTTI A TAVOLA.  ALTRA GARA..................................................................................................




PESCA IN MARE

Nonostante il fermo pesca mancano le vongole, a rischio ora diverse imprese.

VASTO. "Il 6 ottobre le vongolare del CO.GE.VO. FRENTANO di Ortona sono tornate in mare nonostante il fermo pesca a tempo indeterminato. Sono uscite in mare per sondare il fondale di tutto il compartimento di appartenenza e cioè da Francavilla a San Salvo. Con tremendo dispiacere si e' accertata la completa distruzione di quelle pochissime vongole lasciate 3 mesi fa.
I pescatori sono disperati in quanto in mancanza di novellame, non c’è più futuro per le 22 imprese di pesca, con una previsione di ritorno all'attività non prima di 3/4 anni. Da premettere che dal 1° Gennaio 2015 ad oggi le vongolare hanno pescato solo 25 giorni. Molti dei soci del consorzio hanno contratto mutui per l'acquisto di nuove imbarcazioni e adesso si ritrovano con le spalle al muro. 
La causa della moria è da attribuire solo ed esclusivamente all'inquinamento da parte dei fiume che sfociano nel litorale. Sono state fatte denunce su denunce con sopralluoghi presso le foci dei fiumi da parte delle autorità competenti ma non si sa come e quando si avranno risposte. Molti dei depuratori esaminati non funzionano o funzionano male con conseguente riversamento in mare di liquami e di altre sostanze altamente inquinanti. E chi ne fanno direttamente le spese sono i pescatori che si ritrovano a fare i conti anche con le normative europee che stanno pian piano annientando tutto il settore ittico" spiega Alessandro Marini.

martedì 6 ottobre 2015

SALVAGUARDIA DEL FIUME PO

FIUME PO: UNA TAVOLA ROTONDA PER IL FUTURO DEL FIUME
Le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna insieme al Corpo forestale dello Stato per una gestione sostenibile e condivisa dell'ecosistema legato al fiume Po
Ispettorato Generale

Roma, 5 ottobre 2015 - "La gestione unitaria del fiume: obiettivi e decisioni" è la tavola rotonda dedicata al fiume Po che ha trattato i temi della pesca sostenibile sul fronte ambientale ed economico, della lotta al bracconaggio, della valorizzazione della fauna ittica prima di tutto attraverso la reintroduzione dello storione, del turismo fluviale.
Il vice-capo del Corpo Forestale dello Stato, il segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Po insieme agli assessori all'Agricoltura della Lombardia e dell'Emilia-Romagna hanno partecipato al convegno per una visione condivisa delle problematiche legate alla gestione del grande fiume, nell'ambito di un più ampio "Progetto Life"
Gli assessori hanno affermato il proprio intento di estendere il dialogo ai colleghi delle Regioni Piemonte e Veneto per programmare il rilancio di tutte le attività legate al Po.
Il vice capo del Corpo forestale dello Stato ha manifestato la propria disponibilità a collaborare per riordinare il sistema legislativo che oggi vede oltre 35 normative sui temi di pesca in acque interne e marittime, polizia fluviale, e tutela delle acque, per renderle omogenee e maggiormente efficaci nell'operatività.
Un compito che spetterà anche alle Regioni, alla luce del nuovo percorso attuato dalla legge Del Rio, che ha abolito le Province. Anche quelle 13 che, da Torino a Rovigo e Ferrara, oggi sono competenti lungo il Po.

Anche l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna ha affermato che il Po rappresenta un'opportunità di sviluppo con ampi margini di valorizzazione. In Europa, infatti, il turismo fluviale ed ecologico richiama migliaia di persone, attrattiva confermata dai numeri dell'Expo
L'obiettivo è la collaborazione fra le istituzioni per realizzare una gestione ed un progresso del fiume Po che parta dal riordino delle norme che regolano la pesca, dai controlli per realizzare un progetto di valorizzazione sostenibile dell'area e delle sue potenzialità, anche in chiave enogastronomia e turistica.

lunedì 5 ottobre 2015

AMBIENTE

SEQUESTRATO DEPURATORE COMUNALE ARIELLI
Corpo Forestale: sequestro depuratore 'Allarmanti' i risultati delle analisi dei liquidi campionati.


Chieti, 29 Settembre 2015 -  La Forestale di Ortona (Chieti) ha sequestrato il depuratore comunale di Arielli che sversa acque reflue domestiche ed industriali nel Fosso Rifago, affluente del torrente Arielli. 
Allarmanti vengono definiti i risultati delle analisi dei liquidi campionati dal Corpo Forestale, effettuate in collaborazione ai tecnici dell'Arta di Chieti, e che hanno evidenziato il notevole superamento dei limiti tabellari previsti per diverse sostanze, anche pericolose, tra le quali il rame e lo zinco.

PESCA IN MARE

Se le canne da pesca disturbano i bagnanti sulla spiaggia, il pescatore è soggetto a sanzioni

In estate, spesso capita di essere comodamente sdraiati in spiaggia e di vedere compromessa la propria libertà di movimento da pescatori malaccorti (non tutti beninteso) che occupano l’arenile con le proprie canne e le utilizzano, dentro e fuori dal mare, incuranti della presenza dei bagnanti.
Ma è lecito, durante stagione estiva, esercitare la pesca sulla spiaggia, vicino alle persone che nuotano o prendono il sole?
Ebbene la soluzione della questione è rimessa alle cosiddette ordinanze di sicurezza balneare emesse, ogni anno, dalla varie capitanerie di porto; in buona sostanza si tratta di atti che regolamentano la stagione balneare e contengono le disposizioni afferenti all’uso delle spiagge, alla regolamentazione della pesca, degli sport acquatici, del transito dei natanti, degli stabilimenti balneari e via discorrendo.
In linea di principio, durante la stagione balneare, che va dal 1° maggio al 30 settembre[1], è fatto divieto di pescare durante le ore di balneazione[2]. In genere, le ordinanze di sicurezza balneare consentono la pesca sportiva, con canna o lenza, in assenza di bagnanti o a una distanza notevole dagli stessi e in direzione del mare aperto, prevedendo la pronta rimozione degli attrezzi utilizzati in caso di avvicinamento di persone.
La ratio di un simile divieto è palmare: si vuole garantire una balneazione sicura, in quanto utilizzare le canne da pesca, lanciando ami e piombi tra adulti e bambini che nuotano o passeggiano sull'arenile, può risultare molto pericoloso.
La mancata osservanza di tale divieto espone il trasgressore ad una sanzione pecuniaria di importo variabile.
In ogni caso, nelle ore serali e in quelle mattutine, al di fuori della fascia oraria interdetta, l'esercizio della pesca, generalmente, è da considerarsi lecito.
È beninteso che, quanto sin qui esposto, inerisce alla pesca sportiva, vale a dire all'attività di pesca che sfrutta le risorse acquatiche viventi a fini ricreativi o sportivi (reg. CE 1967/2006 cosiddetto "regolamento del Mediterraneo")[3]. In altre parole, si tratta di un'attività praticata per mero divertimento, senza finalità commerciali e con l'impiego di un’attrezzatura ridotta[4].

Note:
[1] La durata della stagione balneare può mutare da località a località, dipende da quanto disposto dall’ordinanza di sicurezza balneare. Ad esempio, in Sardegna, quest’anno terminerà solo il 31 ottobre.
[2] Le ore di balneazione, come la durata della stagione balneare, possono mutare da zona a zona, orientativamente vanno dalle 08,00 alle 20,00.
[3] Definizione tratta dal sito ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. [4] Alla pesca sportiva si contrappone la pesca professionale per esercitare la quale occorre la licenza di pesca; si tratta di un documento autorizzativo allo svolgimento della pesca professionale, rilasciato all'armatore di un’imbarcazione, regolarmente iscritto nei registri delle imprese di pesca, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ai sensi del decreto legislativo
26 maggio 2004 n. 153.

Fonte: www.StudioCataldi.it

domenica 4 ottobre 2015

NUOVA LEGGE SULLA PESCA...

FINALMENTE!!!!!!
PDL 127/2015 DI INIZIATIVA CONSILIARE CONS. MARIANI – SOSPIRI – BERARDINETTI –BALDUCCI.

Convocate le Associazioni Ittiche in audizione presso la 3° Commissione Consiliare a L’Aquila.

Dopo 30 anni la stesura della vecchia L.R. 44/1985, venerdì 02 ottobre 2015 la comunicazione di una consultazione presso il palazzo dell’Emiciclo in Via Michele Iacobucci n°4 a  l’Aquila,  in merito alla “gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interna”.

Forse la volta buona??????????????????????????
L’ARCI PESCA CI SARÀ.

PONTE SUL FIUME SANGRO.....

"Striscia la notizia" torna ad interessarsi del ponte sul fiume Sangro

ATESSA. Luca Gualtieri di “Striscia la Notizia” dopo quattro mesi è tornato in Abruzzo per occuparsi nuovamente dei piloni del ponte sul fiume Sangro che suscitano molta preoccupazione a causa delle pessime condizioni della struttura. L’inviato del programma televisivo ha intervistato  il presidente di Nuovo Senso Civico, Alessandro Lanci e alcuni cittadini  che chiedono a gran voce maggiore sicurezza. “ Sul ponte  che collega Atessa a Lanciano – ha spiegato Alessandro Lanci-  lungo 467 metri, ogni giorno per due  volte al giorno  passano oltre 50 pulman di studenti e migliaia di operai e impiegati che si recano nella zona industriale. Il Sangro è il secondo fiume d' Abruzzo come dimensione e portata. I tecnici da noi interpellati ci dicono che forse il pericolo non è imminente , ma se non si provvede alla manutenzione ogni piena contribuirà al peggioramento delle condizioni strutturali. Bisogna anche pensare al caso di una piena eccezionale, fenomeno ormai all'ordine del giorno, come si può ben vedere in tutta Italia. I tronchi e spazzatura varia depositati  in tutto il corso del fiume, si fermeranno sui piloni del ponte sollecitando una struttura progettata e costruita quasi mezzo secolo fa con  materiali e conoscenze tecniche obsoleti. La provincia ha inoltre dichiarato che il ponte  non è antisismico. Una contradizione quindi dalla Provincia di Chieti che ha sempre rassicurato al riguardo, sostenendo che la situazione è costantemente sotto controllo. Il  presidente della Provincia Pupillo  intervistato dall’inviato di “Striscia la notizia”Gualtieri ha scaricato su di sé ogni responsabilità affidandosi d una roulette russa molto pericolosa. Come chiediamo noi ai nostri ingegneri (che tra l'atro lavorano gratuitamente a differenza di chi svolge la professione nell'amministrazione pubblica) di giurare in tribunale le perizie, che poi ci permettono di fermare progetti molto pericolosi per l'incolumità dei cittadini, così – continua Lanci- dovrebbero fare gli ingegneri della Provincia di Chieti che hanno rassicurato il Presidente Pupillo. Giurare la perizia in tribunale significa rispondere civilmente e penalmente in caso accada un incidente che la perizia stessa aveva escluso. Così è facile dire: state sereni, non accadrà nulla. Tanto poi nessuno risponde adducendo sempre alle calamità naturali. La vera calamità sono proprio loro”.
Notizia di paoladadamo@vastoweb.com

sabato 3 ottobre 2015

PROTEZIONE CIVILE

ARCI PESCA FISA – Settore Protezione Civile Abruzzo.
Servizio AIB 2015.


Lentella 03.10.2015. A pochi giorni dalla chiusura emergenza incendio 15 settembre, questa Associazione è in grado di fornire i primi dati significativi dell'attività effettuata.
I servizi complessi  sono n°57, tutti effettuati con le tre auto di servizio quali: Citroën AX, fuoristrada Katay e Opel Astra SW, tranne due eccezioni dove si è diversamente intervenuto con mezzi privati per le asperità del territorio (incendio nel Comune di Liscia 16 e 17 settembre 2015).
Gli Agenti impegnati sono stati complessivamente n°171, per un totale monte ore di 236. Gli incendi da noi segnalati alla Sala Operativa l’Aquila sono stati n°04.
Per quanto sopra e per gli ottimi risultati fin qui ottenuti, ringrazio il nuovo Coordinatore della Protezione Civile Maresciallo Fornito Domenico che ha sostituito il Maresciallo dimissionario Rauso Emanuele, e i nuovi Tenenti di nomina Belfiglio Vittorio e Ninni Paolo che molto hanno fatto nel corso dei 85 giorni di emergenza.
Aggiungo anche gli altri Agenti Di Toro Federico e Sangermano Gianluca, che seppur tra mille difficoltà,  hanno dato una nuova forte spinta al servizio AIB.
Concludo nel dire grazie a tutti e sottolineo TUTTI, nel  continuare in questo nuovo percorso di protezione civile e di prevenzione sul territorio.
Il Presidente




 

AMBIENTE

RECUPER0 GHEPPIO FERITO DA PARTE DEGLI AGENTI ITTICI-AMBIENTALI DEL NUCLEO OPERATIVO ARCI PESCA FISA CHIETI.
Il rapace è stato consegnato alle cure del Centro Recupero Fauna Selvatica Corpo Forestale dello Stato di Pescara, prontamente intervenuti sul luogo del rinvenimento

Lentella 05/09/2015 - Il Gheppio è stato ritrovato nella sorridente cittadina di Casoli (Ch), a pochi metri dall'abitazione di Massimo Angelucci (nostro responsabile provinciale settore agonismo) e il fiume Aventino da parte degli Agenti Caporali Mario Carlino e Pietro Angelucci, durante un normale servizio di vigilanza e controllo antibracconaggio sul territorio.
La consegna del rapace, ferito in modo vistoso ad un'ala e zampa, è avvenuto nella mattina del 04 settembre 2015 a due Agenti del Corpo Forestale di Pescara  per il successivo trasferimento e ricovero presso la struttura “Centro Recupero Rapaci di Pescara”.Un grande e sentito ringraziamento a  quanti si sono adoperati al recupero del Gheppio, sicuramente destinato a morte certa. È il secondo rapace recuperato in meno di un anno.
L’Ufficio di Vigilanza