domenica 19 aprile 2015

PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO

L’ARCI PESCA FISA Abruzzo presente con le sue Guardie Ittiche-Ambientali alla giornata del volontariato a Pescara
 
Pescara 18.04.2015 - Festa grande per i volontari abruzzesi questa mattina a Pescara, che ne sono diecimila in tutta la regione, e di questi 8.500 solo di Protezione civile. “Siete i migliori perché donate tempo e passione, facendovi carico dei problemi degli altri. Grazie”. Con queste parole il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso ha iniziato il suo discorso di saluto e ringraziamento ai tantissimi volontari radunati stamattina in piazza Salotto a Pescara per la prima edizione della Giornata regionale del volontariato di Protezione civile, che ha visto come ospite d’onore il nuovo Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, nominato dal governo Renzi appena quindici giorni fa. Presenti con loro anche decine di sindaci provenienti da tutto l'Abruzzo.
Fabrizio Curcio – che ha lavorato a L’Aquila per sei mesi nella fase post-terremoto – ha esordito così: “L’emozione che provo nell’essere qui è difficile da contenere, ho rivisto tanti volti familiari e siete riusciti a farmi sentire a casa”. Entrando nello specifico, il Capo Dipartimento ha osservato che “bisogna ragionare prima, altrimenti si arriva impreparati al momento dell’emergenza. Qui vedo una comunità che ha saputo fare sistema nelle sue varie forme, non a caso i volontari abruzzesi sono stati gli ultimi ad andare via dall’Emilia dopo il terremoto del 2012. Noi vogliamo puntare su un volontariato di qualità attraverso la formazione e l’autotutela, con un servizio che sia integrato con le altre strutture istituzionali e impegnato nel raggiungere rapidamente il cittadino in difficoltà. Ringrazio la Regione per le risorse che sta mettendo a disposizione: la richiesta dello stato di emergenza è stata fatta bene e l’istruttoria terminerà la prossima settimana. Saluto e ringrazio tutti con una promessa: la mia non è una presenza spot, verrò spesso in Abruzzo”.
L’intensa mattinata si è conclusa con i saluti e ringraziamenti finali delle autorità intervenute e la consegna delle medaglie al riconoscimento per tutte le associazioni presenti.

PESCA IN MARE

Controlli della Guardia Costiera, sequestrate attrezzature da pesca

Vasto 18.04.2015 - Nella giornata di ieri personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Vasto ha provveduto a sequestrare 36 nasse posizionate, in violazione della normativa vigente, a meno di 100 metri dalla costa anziché ai 300 metri minimi previsti. I segnalamenti utilizzati oltre a non essere conformi riportavano una matricola identificativa non esistente. Le seppie, ancora vive e alcune delle quali con uova non deposte, sono state rilasciate in mare.
"In questo periodo dell’anno - ricordano dagli uffici diretti dal comandante del porto di Vasto, il tenente di vascello Giuliano D'Urso - inizia la pesca della seppia che si avvicina sotto costa per la riproduzione e numerosi sono i pescatori abusivi che utilizzano attrezzi non conformi, in aree vietate o che tentano di rubare il pescato dagli attrezzi dei pescatori della locale piccola pesca. L’attività di controllo è stata effettuata con il dipendente battello GC B14 e continuerà con incisivo rigore anche nelle prossime settimane, in linea con gli obiettivi di competenza del Corpo delle Capitanerie di Porto, in particolare mirati al controllo dello sforzo di pesca (limitazione numero, potenza e dimensioni delle unità da pesca, limitazione delle catture stabilendo le quantità e tempi di pesca) sia alla gestione comune delle risorse (limitazione o proibizione totale in aree specifiche quali ad esempio la fascia costiera). Si ricorda che con l’inizio della stagione balneare gli attrezzi dovranno essere posizionati ad almeno 500 metri di distanza dalla costa".

di Redazione Zonalocale.it (redazione@zonalocale.it)

mercoledì 15 aprile 2015

PROTEZIONE CIVILE

Fabrizio Curcio è il nuovo Capo Dipartimento della Protezione Civile
Subentra a Franco Gabrielli che lascia il Dipartimento per ricoprire l'incarico di Prefetto di Roma
Fabrizio CURCIO
Fabrizio Curcio è il nuovo Capo Dipartimento della Protezione Civile dove, dal 2008 ricopre l’incarico di direttore dell’Ufficio Gestione delle emergenze.  
La nomina è arrivata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Fabrizio Curcio subentra a Franco Gabrielli – Capo Dipartimento dal 2010 – nominato dal 2 aprile 2015, Prefetto di Roma.

sabato 11 aprile 2015

PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO

Manifestazione a Pescara con Fabrizio Curcio
"I migliori di tutti noi - Giornata regionale del volontariato di Protezione civile"

Oltre quattromila volontari, 220 associazioni iscritte di cui 160 convenzionate e distribuite in 100 Comuni, più di 200 mezzi: sono i numeri della Protezione civile regionale, che si presentera' al pubblico sabato 18 aprile alle ore 10 a Pescara nella prima edizione della manifestazione intitolata "I migliori di tutti noi - Giornata regionale del volontariato di Protezione civile" organizzata dalla Regione Abruzzo e dalla stessa struttura di soccorso.
Ospite d'onore della giornata sarà il nuovo Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, nominato dal governo Renzi lo scorso 3 aprile.
Il programma prevede, alle ore 10 in corso Umberto, il saluto alle organizzazioni di volontariato e la rassegna degli automezzi da parte di Fabrizio Curcio, del presidente della Regione Luciano D'Alfonso e del sindaco di Pescara Marco Alessandrini. I mezzi verranno disposti dal piazzale della vecchia stazione lungo tutto corso Umberto, con i volontari schierati dinanzi alle proprie vetture di appartenenza. Alle 10,30 in piazza Salotto esecuzione dell'inno nazionale, suonato dalla fanfara della sezione regionale d'Abruzzo degli alpini, e recita della Preghiera del volontario. Alle ore 12 esercitazione dei volontari di Protezione civile nell'area della spiaggia libera in prossimità della Nave di Cascella e, alle ore 13, consegna delle medaglie di riconoscimento alle organizzazioni di volontariato di Protezione civile convenzionate con la Regione Abruzzo.
"Il ruolo della Protezione civile in Abruzzo - afferma il presidente D'Alfonso - è stato e rimane fondamentale. Lo abbiamo sperimentato in occasione del terremoto del 6 aprile 2009 e lo stiamo verificando ogni giorno a seguito delle emergenze derivanti dal dissesto idrogeologico: non c'e' luogo in cui essa non arrivi con tempestività per curare le ferite delle persone e dell'ambiente. Per il futuro mi piace immaginare un modello partecipato da tutti gli abitanti di una determinata area geografica, perché' c’è un po' di Protezione civile in ciascuno di noi".

giovedì 9 aprile 2015

FORMAZIONE VOLONTARI

LENTELLA 11 APRILE 2015, QUARTA PARTE DEL CORSO “REATO AMBIENTALE. QUANDO?”

LENTELLA – Sabato 11 APRILE 2015 si terrà la seconda parte del corso-formazione Reato ambientale. Quando? 

L'appuntamento è nei locali della biblioteca Comunale di Lentella (ore 15).

Docente del corso, il  dott. Vincenzo Ronzitti, ex direttore dell'Arta (distretto di San Salvo).

PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO

ASSESSORE REG. MAZZOCCA, FONDAMENTALE APPORTO VOLONTARI
NUOVI INCONTRI: IL 18 APRILE A PESCARA MANIFESTAZIONE REGIONALE (regflash) –

L'Aquila, 02 APR. 2015 Risultano iscritte all'Elenco Territoriale della Regione (ex Albo Regionale) oltre 200 Organizzazioni di cui 155 convenzionate con la Regione Abruzzo. Il terremoto Abruzzo del 6 aprile 2009, infatti, ha stimolato la nascita di numerose Organizzazioni di volontariato e per il prossimo 18 aprile, la Regione Abruzzo sta organizzando una manifestazione regionale per ringraziare personalmente e gratificare tutti i volontari. Tale evento, che si svolgerà a Pescara, rientra nelle attività di 'divulgazione della cultura di protezione civile - partecipata', nell'intento di avvicinare il più possibile il mondo civile a quello delle organizzazioni di volontariato'. 'Le ultime normative nazionali di settore - interviene l'Assessore regionale alla Protezione Civile Mario Mazzocca - tra cui il D.lgs. 81/2009 e i successivi Decreti attuativi del Capo Dipartimento, hanno contribuito a 'valorizzare' il ruolo e l'attività del volontario creando di fatto un vero professionista di protezione civile, in grado di intervenire in qualsiasi scenario di emergenza, sempre in aiuto della popolazione; ogni singolo volontario va formato sui rischi della propria attività e sottoposto ad apposita sorveglianza sanitaria. Si è reso, quindi necessario avviare l'iter per un aggiornamento delle normative regionali riferite al volontariato di protezione civile che porterà ad un nuovo schema di convenzione tra le Organizzazioni e la Regione Abruzzo, al fine di migliorare i criteri di attivazione dei volontari e di semplificare le procedure di rimborso delle spese'. 'Riteniamo fondamentale - conclude Mazzocca - la figura del volontario per tutte le diverse specifiche attività di Protezione Civile: prevenzione: avvistamento e sorveglianza AIB (anti incendio boschivo), monitoraggio movimenti franosi, controllo corso fiumi, monitoraggio tratti stradali, presidi medici, ecc. Soccorso: interventi di aiuto ed assistenza alla popolazione colpita da fenomeni calamitosi; Superamento dell'emergenza: allestimento e gestione aree di accoglienza e assistenza alla popolazione; divulgazione della cultura di protezione civile: informazione dei cittadini sui rischi e sulle procedure da seguire in caso di emergenze; esercitazioni e prove di soccorso'. Proprio per questo l'Assessore e la Sala Operativa regionale di protezione civile hanno avviato degli appositi incontri con le Organizzazioni di volontariato di protezione civile. In dettaglio dopo l'incontro di giovedì 26 marzo a Pescara il programma prevede: mercoledì 8 aprile all'Aquila nella sede della Protezione Civile regionale (via salaria Antica Est) con le Organizzazioni della Provincia di Teramo; Giovedì 9 aprile all'Aquila nella sede della Protezione Civile regionale (via salaria Antica Est) con le Organizzazioni della Provincia dell'Aquila e venerdì 10 aprile, a Chieti, nella sede della Provincia (Corso Marrucino) con le Organizzazioni della Provincia di Chieti.

martedì 7 aprile 2015

PESCATORE.................

PESCATORE SALVA UN CAPRIOLO FINITO AL LARGO DELLA COSTA GIULIESE

Aveva disceso il Tordino insieme ad altri esemplari che si sono allontanati nella zona di Cologna Consegnato alla Forestale, l’animale è stato liberato nella riserva dei calanchi di Atri

GIULIANOVA 04.04.2015. Un capriolo viene sorpreso a nuotare in mare ed in seguito messo in salvo da un’imbarcazione di pescatori: l’insolita pesca pasquale è avvenuta ieri mattina a circa un chilometro dal costa di Giulianova, dove Enrico Di Francesco, a bordo del Caronte I, ha avvistato l’animale, successivamente preso in consegna dalla Forestale e liberato nella riserva dei calanchi di Atri. Il pescatore era intento al proprio lavoro, quando ha avvistato quello che pareva un grosso tronco. Avvicinatosi all’oggetto misterioso, il giovane ha visto che non si trattava di un albero, ma di un animale, un esemplare di un giovane capriolo maschio del peso di circa 40 chili.
Di Francesco, dopo alcuni tentativi, è riuscito ad imbracare l’animale che stava nuotando verso il largo. Dopo averlo sistemato a prua dell’imbarcazione, legandolo, dato che c’era il rischio che il capriolo potesse tuffarsi in acqua, il pescatore ha allertato la guardia costiera e la Forestale, prontamente intervenuta con gli uomini del comando di Atri. Altri marittimi hanno riferito di aver visto, in prossimità della riva e della foce del fiume Tordino, altri due caprioli, ma molto probabilmente gli animali si sono dileguati nella zona di Cologna Spiaggia.
Come evidenziato dalla Forestale, i caprioli potrebbero aver disceso il fiume dalle zone montuose, per poi ritrovarsi di fronte al mare. Il fenomeno, sempre secondo i militari, è dovuto anche al significativo e positivo ripopolamento delle montagne e colline appenniniche da parte di tale specie di animali. «Non è la prima volta che il Corpo forestale interviene per il salvataggio o il recupero di ungulati selvatici lungo il litorale teramano», dichiara il comandante provinciale Gualberto Mancini. «Questa volta è toccato ad uno splendido esemplare maschio di capriolo che, probabilmente scendendo lungo il Tordino, che costituisce un vero e proprio corridoio ecologico, è stato inizialmente segnalato nella zona di Cologna». Mancini evidenzia che di recente si sono registrati altri avvistamenti di caprioli, i quali si uniscono alle greggi al pascolo: pochi giorni fa un capriolo era finito, seguendo le pecore, in una fattoria di Basciano. «Constatate immediatamente le buone condizioni di salute dell'animale», prosegue Mancini, «la pattuglia lo ha tranquillizzato, lo ha asciugato prestandogli le prime cure e subito si è adoperata per liberarlo in ambiente naturale. Il capriolo è stato quindi caricato sull’automezzo e successivamente condotto in una zona idonea, all'interno della vicina riserva regionale dei calanchi di Atri, dove è stato rimesso in libertà, riprendendo così liberamente la corsa decisa tra campi e boschi in collaborazione con il personale della riserva stessa». Non sono solo i caprioli ad essersi spinti fino al mare: più volte, negli ultimi anni (si sono verificati avvistamenti fino allo scorso gennaio), branchi di cinghiali sono stati notati sulla spiaggia teramana.
Sandro Petrongolo

RIPOPOLAMENTO TROTE

La Provincia ripopola i fiumi con le trote
Sono stati immessi di recente oltre diecimila esemplari. Ecco tutti i corsi d’acqua interessati

L’AQUILA. La Provincia ripopola di trote di corsi d’acqua e immette oltre 10 mila
esemplari.
I fiumi interessati dal progetto di tutela del patrimonio ittiofaunistico, avviato dall’amministrazione del presidente Antonio Del Corvo, sono Gizio, Sagittario, Turano, Imele-Salto, Liri, canali del Fucino, Vetoio, Aterno e Vera. La Provincia ha individuato i corsi d’acqua da ripopolare in considerazione della notevole portata d’acqua che li caratterizza, al fine di assicurare che il ripopolamento abbia un maggiore risultato e dalla seconda decade di febbraio.
Gli esemplari immessi sono trote fario di lunghezza di 22-26 centimetri e l’attività è stata avviata in vista dell’apertura generale della pesca alla trota.
Nel dicembre scorso la Provincia aveva già introdotto circa 73 mila trotelle fario, della lunghezza di 6-9 centimetri, anche nei corsi d’acqua di Rio Foce, Sangro, Rio presso San Iona, Fosso Pratolungo, foce Stiffe.
Al fine di tutelare e valorizzare il patrimonio ittiofaunistico, la Provincia gestisce un Centro ittiogenico sperimentale e di idrobiologia in cui vengono allevate le trote fario, prelevando i riproduttori selvatici in natura, allo scopo di ripristinare, nei corsi d’acqua di propria competenza, le popolazioni di salmonidi della specie Salmo trutta.
I ripopolamenti hanno interessato i Comuni di Sulmona, Pratola Peligna, Carsoli, Magliano, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo, Cappadocia, Castellafiume, Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Celano, Pescina, Ortucchio, Trasacco, L’Aquila, Montereale, Barete, Pizzoli, San Demetrio, Fossa, Scontrone e Avezzano.

Chiara Buccini

 

INCUBATOIO NELLA RISERVA......

NASCE UN INCUBATOIO NELLA RISERVA COSÌ LE TROTE TORNANO NEI TORRENTI
Morino, progetto a zompo lo schioppo

MORINO 11.02.2015 - Nasce nella riserva naturale Zompo lo Schioppo di Morino un incubatoio ittico sperimentale. Grazie a questo progetto sarà possibile preservare e facilitare la riproduzione della trota che popola il torrente Romito.
L’incubatoio è stato inaugurato dal sindaco di Morino, Roberto D’Amico, e dal presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio. L’amministrazione comunale di Morino, da sempre attenta e sensibile verso i temi ambientali, ha voluto fortemente questo progetto curato da Amilcare D’Orsi, responsabile scientifico della riserva naturale Zompo lo Schioppo e presidente della cooperativa Dendrocopos, e da Marco Seminara, biologo e docente dell’università La Sapienza di Roma.
I due tecnici hanno presentato le fasi del progetto e hanno evidenziato l’importanza di preservare e facilitare la riproduzione della trota che popola il torrente Romito, ricordando anche quanto l’ambiente fluviale in passato abbia influenzato e condizionato le tradizioni e la cultura del territorio. I presenti hanno visitato l’incubatoio ittico sperimentale, che diventerà parte integrante dei programmi di educazione ambientale della riserva e che già ospita le prime uova di trota la cui schiusa è prevista per inizio aprile. Le giovani trote ripopoleranno i corsi d’acqua del territorio e il laghetto che nascerà insieme a una nuova area sosta a ridosso della riserva e in cui sono previste attività di pesca sostenibile. Anche Di Pangrazio ha ricordato che «le attività promosse dagli enti locali nei territori della Valle del Liri sono qualificate grazie ai tecnici e agli operatori che le concretizzano». All’inaugurazione hanno partecipato i rappresentanti di varie associazioni di pesca del territorio.
Eleonora Berardinetti

 

CONTROLLI DELLA FORESTALE

Pesca di frodo nel lago Due giovani nei guai
VILLALAGO. Continuano i controlli svolti dalla Forestale contro la pesca di frodo nell’alta Valle del Sagittario. Sorpresi a pescare in un periodo di divieto sulle sponde del lago di San Domenico a...
VILLALAGO 27 Gennaio 2015 - Continuano i controlli svolti dalla Forestale contro la pesca di frodo nell’alta Valle del Sagittario.
Sorpresi a pescare in un periodo di divieto sulle sponde del lago di San Domenico a Villalago, due giovani di Sulmona sono stati infatti multati dagli agenti del comando della Forestale di Scanno.
Si tratta in realtà di due pescatori sportivi, a cui è stata inflitta una sanzione di 200 euro, mentre le attrezzature per la pesca sono state sequestrate assieme al pescato che era stato depositato momentaneamente all’interno di alcuni contenitori.
La pesca alla trota di tutte le varietà è vietata in questo periodo dell’anno ma i due pescatori, non curanti dell’interdizione all’attività anche nella diga che fa parte della Riserva naturale regionale “Lago di San Domenico e Lago Pio”, hanno gettato normalmente le loro esche in acqua riuscendo anche a catturare qualche bell’esemplare di trota fario. Questa specie si trova nei torrenti di montagna e in alcuni fiumi. A seconda dell’ambiente raggiunge buone dimensioni.
Ma in questa parte dell’anno non è consentita la pesca di questa specie e così i due pescatori sono finiti nei guai. Gli agenti della Forestale di Scanno li hanno beccati in flagranza di reato durante un servizio di controllo in pieno giorno. Il lago di San Domenico è un invaso artificiale, creato nel primo dopoguerra dall’Enel per esigenze di approvvigionamento elettrico. Il bacino sorge in località Prato Cardoso, ambiente ideale per il relax e la pesca. Infatti questo lago, che ha preso il nome dall’antico eremo di San Domenico, è ricco di trote fario e per queste ragioni molto frequentato dai pescatori. La pesca sportiva nello specchio d’acqua è regolamentata da precisi calendari ittici e permessi rilasciati dal Comune.
Massimiliano Lavillotti

FONDI DEL RIPOPOLAMENTO

PESCA, LATTANZIO CHIEDE FONDI PER LA FAUNA ITTICA

L’assessore  alla Pesca della Provincia di Pescara, dott. Mario Lattanzio, chiede alla Regione di ripristinare in bilancio i fondi per il ripopolamento della fauna ittica. Ogni anno, infatti, come si legge in una...

PESCARA 01 OTT.2014. L’assessore provinciale alla Pesca, Mario Lattanzio, chiede alla Regione di ripristinare in bilancio i fondi per il ripopolamento della fauna ittica.
Ogni anno, infatti, come si legge in una nota della Provincia, «nel bilancio regionale una quota dei fondi, pari a circa duecentomila euro, viene destinata al ripopolamento ittico delle acque interne, da assegnare alle Province e a favore delle associazioni ittiche a carattere nazionale operanti sul territorio regionale».
«Per quanto riguarda l’anno in corso», sottolinea l’ente, «questa somma non è stata inserita nel bilancio».
Da qui il grido di allarme dell’assessore Lattanzio e l’appello alla Regione di Luciano D’Alfonso.
«I pescatori», spiega l’assessore provinciale alla Pesca, «versano una quota per poter praticare l’attività annualmente. Questa somma viene poi utilizzata dalla Regione che la ripartisce in percentuali differenti per finanziare associazioni, iniziative di carattere ittico e le Province per effettuare il ripopolamento».
Ma, come fa notare ancora Lattanzio, «ad oggi questi fondi non sono stati iscritti in bilancio. Per questo motivo chiedo al presidente della Regione di provvedere ad una variazione di bilancio per lo stanziamento e l’iscrizione delle somme relative al capitolo di spesa che riguarda la tutela e l’incremento della fauna ittica nelle acque interne».
In sostanza, sottolinea e sintetizza Lattanzio, «un provvedimento urgente per evitare che i pescatori siano derubati di un loro sacrosanto diritto».