giovedì 31 dicembre 2015

AUGURI DALLA REGIONE ABRUZZO

VITTORIA ARCI PESCA FISA
VITTORIA DEL BUON SENSO E DELLA SPORTIVITÀ
GRAZIE ASSESSORE DOTT. DINO PEPE

BUON ANNO 2016

mercoledì 30 dicembre 2015

AUGURI BUON ANNO 2016

L’ARCI PESCA FISA - COMITATO PROVINCIALE DI CHIETI AUGURA A TUTTI VOI…………………………………………………………..
Buon anno


domenica 20 dicembre 2015

CENA SOCIALE 2015

GRANDE ENTUSIASMO ALLA FESTA SOCIALE DELL’ARCI PESCA FISA CHIETI.
In un’atmosfera calda e di magia natalizia, oltre 90 partecipanti tra soci, familiari e ospiti.

Lentella 20.12.2015. Erano oltre 90 tra soci, familiari ed autorità presso il ristorante "Il Bucaniere" di Casoli (Ch), a festeggiare l’Associazione ARCI PESCA FISA – Comitato Provinciale di Chieti alla conclusione della stagione agonismo 2015.
Tra le varie premiazioni effettuate spicca quella del surfcasting dove, dove ha prevalso il piccolo Simone Iacobitti (12 anni), che ha preceduto il suo papà Lorenzo Iacobitti, mentre nella prova torrente e trota laghetto, maiuscola la stagione di Tommaso D’Avvocato.
Nella classifica del carp-fishing,  eccellente stagione per il socio di casa Francesco Dubois.
Alle premiazioni erano presenti il dott. Tommaso Pagliani Direttore della Riserva Naturale Regionale “Cascate del Rio Verde” di Borrello, e il dott. Vincenzo Ronzitti ex Direttore Arta Distretto di San Salvo, che hanno rivolto belle parole al Presidente del Comitato Provinciale di Chieti Giuseppe Zappetti il quale, visibilmente emozionato per la giornata di festa, ha ripercorso i passaggi salienti della stagione 2015.
Per i più piccini non poteva mancare l'arrivo di Babbo Natale che ha davvero sorpreso tutti per il carico di doni che ha consegnato tra sorrisi e allegria.

Al termine della manifestazione, un brindisi augurale accompagnato da deliziosi dolci fatti in casa.

il piccolo grande campione Simone




AUGURI DI BUONE FESTE

domenica 13 dicembre 2015

REGIONE ABRUZZO

NUOVA LEGGE DI PROPOSTA SULLA PESCA NELLE ACQUE INTERNE 127/2015

STOP  IN  3° COMMISSIONE  AGRICOLTURA L’AQUILA

I lavori riprenderanno dopo il 09 gennaio 2016, in ragione dell’incertezza normativa ed organizzativa nel passaggio di funzioni dalle Province alla regione. 


sabato 12 dicembre 2015

CORSO FORMAZIONE NUOVE GPG ITTICHE


CONTROLLI DEL CORPO FORESTALE

SCARICHI SENZA DEPURAZIONE, FRANTOIO E CANTINA SEQUESTRATI NEL CHIETINO

ORTONA - Posti sotto sequestro dal Comando Stazione Forestale di Ortona (Chieti) i sistemi fognari di una cantina a Tollo e di un frantoio a Crecchio, nell'ambito di controlli sugli scarichi nelle aste fluviali limitrofe al mare.
Gli scarichi erano privi di sistema di depurazione, direttamente convogliati in acque superficiali e nella fogna comunale, come rilevato da analisi effettuate dall'Arta di Chieti.
Deferiti all'Autorità giudiziaria i legali rappresentanti delle rispettive società.
Nell'ultimo semestre il personale della Forestale di Ortona ha sottoposto a controllo numerosi depuratori del comprensorio ortonese e paesi limitrofi, il cui esito, si legge in una nota, è stato piuttosto allarmante: dei 25 depuratori controllati 17 sono risultati non a norma, con altrettanti illeciti amministrativi contestati, sia per l'assenza dell'autorizzazione provinciale allo scarico sia per il superamento di alcuni limiti tabellari.
Il depuratore Comunale di Arielli (Chieti), inoltre, in cui, oltre all'assenza della necessaria autorizzazione, si era rilevato un notevole superamento dei limiti tabellari previsti per diverse sostanze, anche pericolose, tra le quali rame e zinco, è attualmente sotto sequestro.
Proseguono i controlli sugli scarichi idrici da parte del Corpo Forestale dello Stato, con particolare attenzione a quelli di aziende operanti nei settori vitivinicolo e oleario.

Gli scarichi privi di depurazione, in specie se provenienti da insediamenti industriali, sono fonte di importanti inquinamenti, con ripercussioni anche sulla salubrità del mare.

CENA SOCIALE NATALE 2015


sabato 5 dicembre 2015

INQUINAMENTO

I FIUMI SPORCHI D'ABRUZZO.
IN ARRIVO MULTA DALL'EUROPA

PESCARA - Il 31 dicembre si avvicina e l’Abruzzo, salvo proroghe dell’ultim’ora, dovrà pagare una pesante sanzione da milioni di euro, rea di non aver centrato l’obiettivo stabilito dalla Direttiva “Acque” del 2000 dell'Unione europea, che obbligava anche la nostra regione ad adoperarsi per far che entro il 2015 tutti i fiumi raggiungessero lo stato ambientale definito “buono”.
Un obiettivo, conferma ad AbruzzowebLuciano Di Tizio presidente regionale del Wwf, che è oramai impossibile da centrare, esibendo in anteprima i dati ancora in elaborazione dei rilievi effettuati quest’anno dall'Agenzia regionale tutela ambientale, in oltre 100 stazioni di campionamento lungo i fiumi della regione.
"Il dato sconcertante – afferma Di Tizio, che sta maneggiando questi dati per realizzare il dossier Fiumi che sarà pronto in autunno - è che si stanno confermando le identiche criticità dell’ultima campagna di campionamento del 2012".
Per il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che aveva messo tra i primi punti in agenda quello di “riconciliare l’acqua salata del mare con l’acqua dolce dei fiumi”, per citare una delle sue più felici metafore, non ci sarà dunque altro da fare che chiedere intanto una proroga alla Comunità europea, per evitare un altrettanto salata sanzione.
“Le analisi dell’Arta - spiega Di Tizio - tengono conto di analisi chimiche, ma anche di indicatori biologici, la presenza ad esempio di gamberi di fiumi, di alghe diatomee, e di altri specie sensibilissime agli inquinanti, attestano che il fiume è sicuramente pulito”.
In base a questi dati si stila la classifica, dalla qualità migliore a quella peggiore, con cinque classi di qualità: elevata (codice azzurro) buona (verde), sufficiente (giallo), scarsa (arancione), e pessima (codice rosso).
In base alle nuove aggiornate analisi, seppur parziali, i fiumi “pessimi” d’Abruzzo del 2012 sono rimasti tali.
Sono in provincia di Teramo, i fiumi Calvano, Cerrano, Piomba ,Vibrata, e il torrente Arno
In provincia di Chieti il Feltrino, l’Arielli, e il Cena
In Provincia dell'Aquila, il Turano, l’Imele e Fosso la Raffia.
Sempre in base alle nuove analisi tutto lascia supporre che anche i 27 fiumi classificati “scarsi” nel 2012 non hanno registrato alcun miglioramento.
Conferme che riguardano per ora il fiume Aterno in Provincia dell’Aquila, il Pescara, il Saline e l’Alento in provincia di Pescara, il Tordino e il Piomba in provincia di Teramo.
Ancora in elaborazione i dati sul fiume Vomano, che attraversa la provincia di Teramo, uno dei corsi d’acqua più importanti d’Abruzzo.

Nel 2012 è risultato essere “sufficiente”. C’è da temere però che la situazione sia intanto peggiorata. È notizia di pochi giorni fa l’esposto alla procura dell’associazione Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi a seguito dell’ennesimo sversamento di acque nere, non lontano dalla costa.
“Questi dati - commenta Di Tizio - rappresentano la clamorosa bocciatura di intera classe dirigente a livello regionale, provinciale e comunale; sanciscono il fallimento, o meglio l’assenza di qualsiasi politica di risanamento, che pure doveva essere una priorità, visto che l’inquinamento del mare, e secondo goletta verde il 45 per cento di quello abruzzese è in una situazione critica, dipende in buona parte dai veleni riversati nelle foci dei fiumi. Doveva essere una priorità, per la Regione verde dei Parchi, perchè sin dal 2012 era noto a tutti che bisognava agire d’urgenza per evitare, con vero e proprio miracolo, la procedura d’infrazione e le pesanti multe”.
Mancato l’obiettivo fiumi puliti del 2015, lascia ben sperare l’attivazione da parte della Regione di 170 milioni di investimenti per realizzare nuovi depuratori e riparare i tanti malfunzionanti. Di questi 101 milioni sono fondi Fas, 69 milioni sono stati stanziati dal Decreto legge noto come “Sblocca Italia”.
Le gare d’appalto sono partite a febbraio, per interventi su 24 bacini idrografici, dei quali 4 in provincia di Teramo, 5 in quella di Pescara, 9 nell’Aquilano e 6 nel Chietino. Con tutti i fiumi “pessimi” e “scarsi” sopra menzionati oggetto di attenzione prioritaria.
“Una buona notizia – commenta Di Tizio - una delle cause di inquinamento dei fiumi sono proprio gli scarichi civili e industriali non depurati da impianti rotti, o del tutto assenti. Però poi andranno garantite risorse economiche adeguate anche per la manutenzione nel tempo, e i controlli periodici. I piccolo comuni infatti da soli non riescono a gestire questi impianti”.
E molto altro andrebbe fatto.

“Serve una programmazione seria, bisogna ridurre gli insediamenti industriali lungo i corsi d’acqua. Bisogna ridurre il prelievo di acqua per attività artigiani e agricole, perché diminuendo al portata un fume perde anche la sua capacità di auto depurazione. Occorre limitare l’uso massiccio di fertilizzanti chimici e fitofarmaci”.

INQUINAMENTO FIUME PESCARA

CONDOTTA SEGRETA PER SMALTIRE NEL FIUME I REFLUI: SEQUESTRATO FRANTOIO A CHIETI

CHIETI 04.12.2015. Sequestrato ieri a Chieti Scalo dagli uomini della Capitaneria di porto di Pescara un frantoio che scaricava le acque di vegetazione (quelle residue delle lavorazioni delle olive), e non solo, in un fosso, attraverso il quale le stesse defluivano direttamente nel Fiume Pescara.
Mediante l’utilizzo di sostanze traccianti, i militari hanno potuto accertare l’esistenza di una condotta sotterranea, utilizzando la quale i gestori dell’impianto riuscivano a smaltire illecitamente i rifiuti liquidi provenienti dalla molitura delle olive. L’operazione, portata a compimento nell’ambito dell’attività di tutela ambientale, ha permesso di deferire alla competente Autorità Giudiziaria il titolare dell’opificio.

La notevole intensificazione dei controlli sull’intera asta del fiume Aterno-Pescara eseguita, oltre che nell’ambito della Convenzione stipulata con il Comune di Pescara e l’ARTA Abruzzo, anche autonomamente ed in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, ha inoltre già permesso di passare al setaccio decine di chilometri di argini fluviali nelle province di Pescara e Chieti, nonché numerose attività industriali/commerciali; tutti investigati per risalire alle cause del forte inquinamento riscontrato nelle acque. Nell’ambito di tali verifiche numerose le violazioni accertate: si va dall’insufficiente funzionamento del depuratore di Chieti Scalo, per il quale sono stati rilevati superamenti dei previsti parametri nelle acque di scarico, al riscontro dell’inadeguatezza dell’impianto fognario di Pescara che, in caso di mancato funzionamento delle proprie pompe di sollevamento (magari dovuto ad un semplice sbalzo energetico con conseguente scatto del contatore elettrico), a causa dell’avaria che interessa i propri sistemi di allarme (quelli che dovrebbero segnalare il mancato funzionamento delle pompe), automaticamente discarica le acque non depurate nel fiume. Numerosi anche gli abbandoni di rifiuti, pure pericolosi, segnalati alle autorità competenti alla bonifica.
Decine i campionamenti eseguiti sulle acque stesse del fiume e sugli scarichi/fossi ad esso convogliati, nonché sui terreni limitrofi per accertare il possibile rilascio di sostanze contaminanti. Partendo dall’elenco delle autorizzazioni allo scarico rilasciate dai competenti uffici delle Province di Pescara e Chieti, non senza le ovvie difficoltà, in parte dovute all’impervietà dei luoghi, si sta insomma procedendo a passare, palmo a palmo, l’intero alveo fluviale per verificare quali siano i motivi dell’esistente forte degrado ambientale.

Gli accertamenti continueranno nei prossimi mesi attraverso la verifica in situ di quanto in parte già assodato a mezzo delle informazioni in vario modo acquisite. E’ infatti stato elaborato un complesso stralcio planimetrico sul quale sono state riportate tutte le anomalie di cui si è già a conoscenza, in parte documentate anche attraverso l’impiego dei mezzi aerei del Corpo di stanza a Pescara stesso (aereo ATR 42 ed elicottero Aw139), entrambi dotati di sofisticatissime attrezzature di scoperta e ricerca delle fonti di inquinamento.

martedì 1 dicembre 2015

PIENA DEL FIUME TRIGNO

LO SBARRAMENTO CONIV SUL TRIGNO SPAZZATO VIA DALLA PIENA.
La struttura era stata costruita negli anni ’60

Lentella 01.12.2015 Era stato realizzato negli anni Sessanta e serviva a convogliare l'acqua non trattata agli impianti di depurazione della zona industriale di San Salvo e oggi non esiste più. Losbarramento sul fiume Trigno di proprietà del Coniv è stato portato via dalla furia delle acque di venerdì scorso, 27 novembre.  
Dopo la ricognizione dei danni alle opere viarie, vengono alla luce anche quelli che non hanno fatto notizia durante le prime ore dell'emergenza.
Tra i più eclatanti ci sono quelli riportati dall'opera realizzata sul fiume Trigno: da qui, in territorio di Lentella (località Pietra Fracida), fino a poco tempo fa veniva captata l'acqua da convogliare negli impianti sansalvesi che, una volta depurata, riforniva la utenze della fascia costiera di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia e della zona industriale di Piana Sant'Angelo. Dall'estate 2014, dopo che fu riscontrata la presenza di salmonella, il punto di captazione fu spostato più a monte, a San Giovanni Lipioni. 
Venerdì scorso, mentre il Treste erodeva il terrapieno della Statale 650, il Trigno spazzava via gli enormi blocchi che erano lì da oltre 50 anni. Impressionanti le immagini. I danni dell'ultima piena, seppur enormi, non dovrebbero avere ripercussioni sul flusso idrico in virtù dello spostamento della captazione. Ieri, i tecnici del Genio civile presenti a Lentella hanno fatto una ricognizione, ma è difficile che vi siano interventi in tal senso.
di Antonino Dolce (a.dolce@zonalocale.it)

sabato 28 novembre 2015

CORSO FORMAZIONE VOLONTARI

A FRESAGRANDINARIA CORSO DI PRIMO SOCCORSO DELL'ARCI PESCA FISA

L'appuntamento è per domani domenica 29 novembre

Lentella 28/11/15 Nell’ambito del piano formativo e di aggiornamento della Protezione Civile per l’anno 2015 destinato a tutte le Guardie Particolari Giurate Ittiche-Ambientali e Volontari di Protezione Civile, la Commissione di Settore “Vigilanza – Ambiente – Protezione Civile” del Comitato Provinciale ARCI PESCA F.I.S.A. di Chieti ha inserito un corso di formazione di Primo Soccorso, in ottemperanza a quanto disposto dal D. Lgs. 81/2008.
Il corso si svolgerà domani 29 novembre alle ore 9 presso i “Locali Polivalenti” in Via dell’Asilo sn a Fresagrandinaria.
Questo il programma:
- 9.00 Introduzione: Che cosa è il primo soccorso? – Scopo del primo soccorso – Compito del soccorritore – Equipaggiamento.
- Parte prima: Soffocamento – Asfissia – Respirazione – Folgorazione – Il polso – Emorragia – Ferite – Shock – Fratture agli arti – Bruciature e scottature – Perdita di conoscenza – Frattura del cranio – Lesioni alla spina dorsale – Lesioni addominali.
- 13.00 Pausa pranzo a cura del Comitato Provinciale.
- Parte seconda: Isterismo – Epilessia – Svenimento – Crampi – Distorsioni e lussazioni – Morsicatura di serpenti – Punture d’insetti – Avvelenamento – Intossicazione da gas – Annegamento – Congelamento – Colpo di sole – Incidenti stradali – Trasporto infermi – Crisi cardiaca – Arresto cardiaco.
Gli argomenti verranno introdotti dal medico chirurgo Dott.ssa Vania Paganelli.

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione alle Guardie Particolari Giurate e Volontari di Protezione Civile. 

DANNI INGENTI

Fondo Valle Treste, le foto il giorno dopo l'esondazione

Inizia la conta dei danni


28/11/15 Le foto scattate questa mattina sulla Fondo Valle Treste nel territorio di Cupello, tra il bivio di Lentella e quello della SS650 Trignina, mostrano i danni creati ieri dalla furia del Fiume Treste. Al momento non si conoscono i tempi di ripristino dell'arteria stradale.

MALTEMPO

Maltempo, la sede stradale della Trignina completamente distrutta dal fiume Treste

Inizieranno a breve i lavori di ripristino

lentella 28/11/15 Come visibile dalle foto, sono ingenti i danni subiti dalla Strada Statale 650 Trignina, nel territorio di Cupello. La sede stradale è stata quasi completamente distrutta dalla piena del fiume Treste. La zona viene costantemente presidiata dal personale Anas, dall'Arci Pesca Fisa della provincia di Chieti e dalle forze dell'ordine. Il Fiume attualmente ha ridotto tantissimo la portata dell'acqua. I lavori di ripristino della sede stradale, secondo quanto comunicato dal capo compartimento dell'Anas Abruzzo al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, dovrebbero iniziare rapidamente. Una sorte analoga è toccata alla Fondo Valle Treste compreso tra il bivio della Trignina e quello di Lentella/Montalfano.
 

ALLERTA METEO

Maltempo, chiusa la Trignina
Aumentati i livelli del fiume Treste

San Salvo 27.11.2015 Ore 14.00: Il capo Compartimento dell'Anas, fa sapere il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, mi ha comunicato che non appena si abbassa il livello dell'acqua si realizza il necessario intervento di somma urgenza per il ripristino dell'agibilità viaria sulla Trignina.
Ore 12.00: "Grazie alla tempestività con cui è stata chiusa la Trignina -afferma il dott. Cipriano, comandante provinciale della Polizia Stradale- sono stati evitate conseguenze per le persone".
Ore 11.40: È crollata una corsia della Strada Statale 650 Trignina nei pressi del fiume Treste e la riapertura non avverrà a breve. 
Ore 11.20: Chiusa anche la fondovalle Treste tra il bivio di Lentella e la Trignina, in quanto il fiume Treste è straripato e sta invadendo parte dell'arteria stradale. Anche la strada provinciale nei pressi di Montalfano ha subito degli smottamenti. 
Ore 11.00: La Trignina è stata chiusa al traffico tra lo svincolo di Fresagrandinaria e quello di San Salvo.

Nei pressi del ponte sul fiume Treste lo scorrere dell’acqua sta scavando i piloni, mettendone a rischio la stabilità.
Da NOI X VOI 24 

PESCA VIETATA

Traffico illecito di molluschi di mare, scattano sequestri e sanzioni della Polizia sull'A14
'Beccati' nella notte due raccoglitori di frodo in trasferta

Vasto 27.11.2015 -Traffico illecito di molluschi di mare: sequestri e sanzioni al termine di una serie di controlli avvenuti lungo l'autostrada A14 Adriatica da personale della Sezione di Polizia Stradale di Chieti, con la collaborazione degli uomini della Sottosezione autostradale di Vasto Sud e del Distaccamento di Lanciano.
Controlli a tappeto del traffico, sottolinea il dirigente Francesco Cipriano, sono avvenuti all'altezza dell'area di servizio in territorio di Torino di Sangro.
"Il dispositivo - spiega Cipriano - è mirato a rafforzare il controllo del territorio e diretto a reprimere la commissione di illeciti penali ed amministrativi. Il personale in servizio si è avvalso della collaborazione di una unità cinofila della Polizia di Stato di Pescara.
Nel corso di detto servizio, che ha consentito di sottoporre a controlli complessivamente un centinaio di veicoli tra vetture e autocarri ed altrettanti conducenti, numerose sono state le violazioni contestate agli automobilisti in transito non in regola. In particolare è stato bloccato il transito di due veicoli con a bordo raccoglitori di frodo di ricci di mare, per un quantitativo totale sequestrato di circa 1,5 quintali".

Entrambi i conducenti, T. D. e R. G., rispettivamente classe 1976 e 1969, di origini pugliesi ed in trasferta per la “raccolta” in Maremma, sono stati contravvenzionati con sanzione amministrativa (somma per l’oblazione pari a € 4.000) ed
il sequestro dei molluschi con successiva restituzione degli stessi al mare.
Da San Salvo.net          

giovedì 19 novembre 2015

ANIMALI

RINVENUTO ESEMPLARE DI PITONE MOLURO IN UN FIUME A GENOVA
Si presume sia stato abbandonato per le grandi dimensioni raggiunte e le difficoltà di gestione
Comando Regionale Genova


Genova, 17 novembre 2015 - Il serpente ritrovato dalla Forestale nel greto del torrente Bisagno, è risultato essere un esemplare di Pitone moluro (Python molurus bivittatus), tutelato dalla Convenzione di Washington sul commercio e la detenzione di specie animali e vegetali minacciate di estinzione. Il rettile di circa 260 centimetri di lunghezza e del peso di circa 5 chilogrammi presumibilmente è stato abbandonato per le dimensioni raggiunte e le difficoltà di gestione. Questi rettili necessitano di ampi terrari riscaldati, di cure veterinarie e di una alimentazione particolare e costante e possono raggiungere, anche in cattività, i cinque metri di lunghezza ed un peso tra i 70 e gli 80 chilogrammi. Il serpente è risultato essere in buono stato di salute, pertanto si suppone che la sua presenza nel torrente non abbia superato due o tre giorni. E' stato consegnato temporaneamente all’Acquario di Genova, mentre proseguono gli accertamenti dei Forestali mirati ad individuare il responsabile dell'abbandono.

sabato 14 novembre 2015

FINE........

DL MADIA: IL CORPO FORESTALE VIENE ASSORBITO DAI CARABINIERI, MENTRE LE FUNZIONI E LE STRUTTURE PASSANO AI VIGILI DEL FUOCO.

Finisce l’epoca del Corpo forestale dello Stato: le sue funzioni, i mezzi e le risorse contro gli incendi boschivi passerà ai Vigili del fuoco. Quanto al personale, il grosso dei Forestali sarà assorbito dall’arma dei Carabinieri. Il decreto è pronto per la definitiva approvazione da parte del Consiglio dei ministri in attuazione del provvedimento di riordino delle forze di polizia (con l’assorbimento dei Forestali nei Carabinieri e nei Vigili del fuoco), previsto dal famoso ddl Madia e dal relativo provvedimento di attuazione approvato questa estate [1] (leggi “Il Corpo Forestale cessa di esistere”).

Sarà l’arma dei Carabinieri a succedere in tutti rapporti giuridici attivi e passivi del Corpo forestale dello stato, compresi i contratti individuali di lavoro stipulati col personale assunto. Ai Carabinieri passeranno quindi le funzioni in materia di sicurezza ambientale, forestale e agroalimentare: si tratta, in pratica, delle violazioni in danno dell’ambiente, del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale, delle frodi in danno della qualità delle produzioni agroalimentari. Probabilmente, all’interno dell’arma dei Carabinieri verranno istituiti reparti dedicati, in via prioritaria o esclusiva, all’espletamento di compiti di elevata specializzazione in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare.

VILE ATTENTATO IN FRANCIA

L’ARCI PESCA FISA Abruzzo, esprime la sua solidarietà alla Francia e il suo cordoglio per le vittime a Parigi.

128 morti e 250 feriti di cui 80 gravi è questo per adesso il bilancio di una notte da incubo a Parigi. A un anno dalla strage di Charlie Hebdo il terrorismo torna a colpire il cuore della Francia. Sette attacchi in città tra cui il più straziante al Bataclan dove durante un concerto sono stati presi un centinaio di ostaggi poi giustiziati. Il Presidente francese Holland ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiuso le frontiere. 
Il resto del mondo può solo osservare lo svolgersi degli eventi dalla televisione e esprimere solidarietà ai parigini come hanno già fatto molte delle istituzioni politiche toscane.


venerdì 13 novembre 2015

MARE


TARTARUGA MARINA DI 40 ANNI TROVATA MORTA
Esemplare caretta caretta rinvenuto da pescatori a largo Pescara

Pescara 12 Novembre 2015. Due pescatori hanno rinvenuto una tartaruga della specie marina caretta caretta (la più comune nel Mediterraneo) di oltre un metro e di circa quarant'anni, morta al largo della costa di Pescara. I due dalla loro barca hanno visto in lontananza galleggiare l'animale. La tartaruga era impigliata nelle maglie di reti da posta. I due pescatori hanno quindi avvisato la Guardia Costiera e portato la carcassa dell' animale sulla banchina del porto.

METEO

NOVEMBRE DA RECORD, MAI COSÌ CALDO ULTIMI 50 ANNI
A rischio apertura piste da sci per l'8 dicembre

Roma 13.11.20154 - Novembre caldo, anzi caldissimo, il più caldo degli ultimi 50 anni, parola dei meteorologi.
«L'alta pressione di questi giorni dominerà ancora almeno fino al 18-20 Novembre, poi si avrà un graduale cambiamento con le perturbazioni che inizieranno ad avvicinarsi dal Nord Europa verso il Mediterraneo».
Queste le previsione meteo per i prossimi giorni del centro 3Bmeteo. Secondo gli esperti solo a fine novembre dunque ci sarà un lieve cambio di rotta anche se «non sarà un vero è proprio autunno ma si verificherà solo un lieve abbassamento delle temperature a partire dal Nord, qui si potranno perdere anche oltre 4-5 gradi ma soprattutto in montagna e sulle pedemontane, dove in questi giorni si sono registrati valori termici da vero record e pienamente estivi, con picchi di oltre 20-21 gradi a 1000 metri e fino a 18-20 gradi anche a 1500, con lo zero termico diurno oltre i 4000 metri. Località come Cortina e Courmayeur hanno registrato 21-22 gradi ovvero temperature da Luglio».
Tutto questo caldo preoccupa molto gli appassionati di sci che attendono con ansia l'apertura della stagione prevista come ogni anno per l'8 dicembre: «allo stato attuale, è possibile tracciare una linea di tendenza a livello generale. Stando agli ultimi aggiornamenti, - precisa il meteorologo Ferrara di 3Bmeteo - in quel periodo l'Italia dovrebbe essere terra di confine tra alta pressione ancora posizionata su Spagna e Mediterraneo occidentale e le perturbazioni atlantiche. Le Alpi potrebbero vedere un po' di neve nei giorni precedenti, ma soprattutto i versanti esteri ed il comparto orientale, quindi si potrebbe sciare, ma in genere a quote elevate. Nello stesso periodo dello scorso anno - prosegue - e nei giorni precedenti, ci furono nevicate, ma in genere di modesta entità e spesso a quote medio alte».

Intanto per tutto il resto della settimana ancora temperature sopra la media. Secondo il centro Epson-Meteo «ci accompagnerà ancora alta pressione piuttosto robusta e tenace, che con buona probabilità occuperà gran parte dell'area euro-mediterranea fino almeno agli inizi della prossima settimana. Questo vasto anticiclone continuerà a spingere lentamente sull'Europa masse di aria calda che traggono origine dal settore dell'Atlantico tropicale intorno alle isole di Capo Verde. Di conseguenza gli ingredienti del tempo nei prossimi 6-7 giorni saranno la stabilità del tempo, con sostanziale assenza di piogge, e le temperature pomeridiane insolitamente elevate».
«Tuttavia - concludono i i meteorologi del Centro Epson Meteo- faremo anche i conti con il rovescio della medaglia, rappresentato dal rischio sempre più elevato di formazione di nebbie e strati di nubi basse, e concomitante peggioramento della qualità dell'aria nelle aree urbane". Intanto come da consuetudine, mancano solo pochi giorni all'obbligo per alcune strade di montagna di circolare con pneumatici invernali o catene a bordo. Il calendario segno comunque l'inizio dell'inverno e dunque scatta domenica prossima il provvedimento - che con queste temperature e con poca neve sulle strade sembra un paradosso - a beneficio della sicurezza al volante quando le condizioni della strada diventano particolarmente "insidiose e il livello di aderenza dei pneumatici al fondo stradale è inferiore».

mercoledì 11 novembre 2015

SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO.........

PROVINCIA CHIETI, LO SFOGO DI PUPILLO: ''RIFORMA FOLLE, SIAMO AL BARATRO''
di Filippo Tronca su AbruzzoWeb.it.it 


L'AQUILA 10 Novembre 2015 - “Questa non è una riforma delle Province, è il decretare la loro agonia, è un papocchio senza senso, e noi presidenti a titolo gratuito non siamo eroi, forse siamo solo dei fessi...”. È lo sfogo amaro ad AbruzzoWeb di Mario Pupillo, sindaco di Lanciano (Chieti) e “per sua sventura” presidente della Provincia teatina. Pupillo squaderna impietosamente gli effetti devastanti della cosiddetta riforma Delrio, che ha trasformato le Province in enti di secondo livello, con il governo che, parallelamente, ha drasticamente tagliato le risorse, riducendole, di fatto, alla canna del gas. In questi giorni la sua Provincia sta definendo i criteri per stabilire quali dei 150 dipendenti su 300 saranno trasferiti alla Regione Abruzzo, per effetto della legge regionale di riordino approvata poche settimane fa dal Consiglio regionale. E che lascerà al suo ente solo tre funzioni, la viabilità l’edilizia scolastica, e le pratiche ambientali. Un'altra ventina di deleghe come noto passeranno alla Regione con relativi dipendenti. In teoria il ragionamento non sembra fare una piega: meno deleghe, meno personale e dunque meno fabbisogno economico. Pupillo invita, però, a guardare alla dura concretezza della realtà. “Con sole tre deleghe la metà dei dipendenti - spiega - in teoria ci possono bastare, ma è personale demotivato, che sente franargli il suolo sotto i piedi, che teme che prima o poi le Province saranno cancellate con un tratto di penna. Abbiamo poi solo due dirigenti e un direttore generale, che devono gestire 150 dipendenti, che appena trovano l’occasione se ne vanno. Per esempio si sono trasferiti a comando nei Comuni già 7 agenti di polizia provinciale, la metà di quelli che avevamo”. E le condizioni di lavoro dello stesso Pupillo e dei suoi consiglieri sono ai limiti del paradosso. “È stato un errore gravissimo - protesta il Pupillo - decidere che a dover fare il presidente della Provincia sia un sindaco, per di più a titolo gratuito, e senza assessori a cui delegare mansioni comunque delicate e importanti. Perché o fai male il sindaco o fai male il presidente di Provincia, visto che non puoi avere il dono dell’ubiquità, e le giornate hanno solo 24 ore”. Pupillo fa un esempio ai limiti del fantozziano di questa spending review spietata e senza criterio. “La Corte dei conti dice che per noi organi istituzionali non è previsto il rimborso spese di viaggio se non si utilizzano mezzi pubblici. Il mio consigliere Antonio Tamburrino, sindaco di Pennadomo, paesino di montagna sulla Maiella - fa notare - per andare in Regione Abruzzo, all’Aquila per le varie incombenze e incontri istituzionali, con i mezzi pubblici ci impiegherebbe non meno di 4 ore. Prende la sua auto, a sue spese. E questo non mi sembra giusto, visto che il consigliere provinciale lo fa a titolo gratuito”. La mancanza di risorse, a causa dei tagli del Governo, teme poi Pupillo, non potrà non riverberarsi negativamente sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini. “Riusciremo a ripianare finalmente il buco da 13 milioni di euro della Provincia, vendendo la prefettura e il palazzo di giustizia di Chieti, incamerando 16 milioni alla società Invimit, partecipata al 100 per cento dal ministero Economia e Finanze. Rimettendoci in sesto. Ma se il governo confermerà i tagli o meglio i prelievi su quanto incassiamo per l’assicurazione auto e l’imposta di trascrizione, con un mancato introito per noi da 13 milioni, saranno guai, perché non abbiamo più nulla da vendere!”. I primi grattacapi arriveranno già quest’anno, ancor prima dei tagli con l’emergenza neve. E la situazione si annuncia critica anche sul fronte della manutenzione delle strade e delle scuole. “Per il piano neve - rivela Pupillo - abbiamo risorse insufficienti, e in media serve 1 milione di euro per pulire 1.800 chilometri di strada di una provincia montana e di gradi dimensioni come la nostra. Solo per rendere accessibili gli impianti sciistici della Maielletta occorrono 350 mila euro”. “Per la manutenzione delle strade - incalza Pupillo - possiamo disporre di appena un cantoniere ogni 50 chilometri, e rispetto al 2008 abbiamo un quarto dei fondi. Idem per le scuole: nel 2008 la provincia aveva a disposizione 8 euro a metro quadro oggi 1,6 euro. Per l’acquisto dei materiali e la pulizia e tutto il resto abbiamo 398 mila euro, nel 2008 erano 1,8 milioni. Ma le scuole di numero e dimensione sono sempre quelle”. 

martedì 10 novembre 2015

FORMAZIONE

ATTIVITÀ  DI FORMAZIONE DI “PRIMO SOCCORSO” DELLE  GUARDIE  PARTICOLARI GIURATE  E VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI CHIETI,  AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N°81/2008.  

NO ALLA COSTRUZIONE DELLA CENTRALE

Fiume Aventino e lontra salvi: Tribunale delle acque boccia centrale idroelettrica
Forum: «dai giudici decisione che farà giurisprudenza»

GESSOPALENA. La contestatissima centrale idroelettrica di Gessopalena sul fiume Aventino non si farà, «sono salvi Lontra e Gambero di Fiume», festeggia il Forum dell’Acqua.
Il comune di Civitella Messer Raimondo, con l'allora sindaco Paolo Di Guglielmo, aveva presentato ricorso al Tribunale superiore delle acque di Roma, competente in materia, contro il progetto di captazione del fiume ad uso idroelettrico portato avanti ed autorizzato dal Comune di Gessopalena.
L'intervento aveva sollevato forti critiche perché avrebbe comportato grossi lavori sulle sponde e la riduzione della portata del fiume del 75%, con l'acqua intubata per 2,5 km.
«La sentenza del Tribunale delle Acque», spiega Augusto De Sanctis del Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua, «ha annullato gli atti di autorizzazione rilevando un difetto di istruttoria proprio sugli aspetti naturalistici e, in particolare, in merito alla presenza stabile della Lontra e del Gambero di Fiume lungo questo corso d'acqua».
Quando era referente del Wwf De Sanctis aveva evidenziato questo aspetto e le più recenti ricerche delle Università di Isernia e di Roma, citate anche nel dispositivo, hanno confermato l'importanza del fiume per questa rara specie.
«La sentenza», continua il responsabile del Forum, «sarà molto utile anche in altri casi perché sottolinea la necessità di valutare attentamente il cosiddetto effetto cumulo tra vari progetti che incidono sulle medesime aree; quotidianamente ci imbattiamo in decisioni della regione o dei ministeri, compreso quello dell'ambiente, che non tengono conto di questo aspetto. Sull'Aventino esistono già numerosi sbarramenti e captazioni e questo andava valutato adeguatamente. Anche il necessario sviluppo delle fonti rinnovabili deve essere attentamente pianificato per ridurre al minimo gli impatti. In questo senso auspichiamo che la Regione Abruzzo cambi radicalmente approccio visto che esistono numerosi progetti in aree delicatissime o su tratti fluviali che sono già in precarie condizioni».
La storia della centrale si trascina dal 2003, quando il Comune di Gessopalena, titolare di una concessione di derivazione d’acqua scaduta, ha chiesto di riavere la concessione per uso idroelettrico, servendosi del sito dell’ex Mulino Tozzi per un progetto da 5 milioni di euro.
Nel 2010 la Regione, ha dato il via libera al Comune per la concessione per trent’anni a derivare acqua a uso idroelettrico dal fiume Aventino, il Comune ha indetto un bando per individuare chi realizzerà l’opera.

Il Comune di Gessopalena venne diffidato due volte dal sindaco di Civitella Messer Raimondo   che lo invitò a sospendere il procedimento di aggiudicazione dell’opera. Anche il Ministero dell’Ambiente , su spinta di Civitella, chiese alla Regione dei chiarimenti.
Fiume Aventino, loc. acque vive. Taranta Peligna Ch

FIUME AVENTINO - NO ALLA CENTRALE

AMBIENTE. BOCCIATO, DAL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE, PROGETTO DI CAPTAZIONE NEL FIUME AVENTINO
La contestatissima centrale idroelettrica di Gessopalena sul fiume Aventino non si farà; sono salvi Lontra e Gambero di Fiume.

Chieti 30 ottobre 2015 - Il comune di Civitella Messer Raimondo, con l'allora sindaco Paolo Di Guglielmo, aveva presentato ricorso al Tribunale superiore delle acque di Roma, competente in materia, contro il progetto di captazione del fiume ad uso idroelettrico portato avanti ed autorizzato dal Comune di Gessopalena.
L'intervento aveva sollevato forti critiche perché avrebbe comportato grossi lavori sulle sponde e la riduzione della portata del fiume del 75%, con l'acqua intubata per 2,5 km.
Dichiara Augusto De Sanctis del Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua "La sentenza del Tribunale delle Acque ha annullato gli atti di autorizzazione rilevando un difetto di istruttoria proprio sugli aspetti naturalistici e, in particolare, in merito alla presenza stabile della Lontra e del Gambero di Fiume lungo questo corso d'acqua. Quando ero referente del WWF avevo evidenziato questo aspetto e le più recenti ricerche delle Università di Isernia e di Roma , citate anche nel dispositivo, hanno confermato l'importanza del fiume per questa rara specie”.
La sentenza sarà molto utile anche in altri casi perché sottolinea la necessità di valutare attentamente il cosiddetto effetto cumulo tra vari progetti che incidono sulle medesime aree; quotidianamente ci imbattiamo in decisioni della regione o dei ministeri, compreso quello dell'ambiente, che non tengono conto di questo aspetto.
Sull'Aventino esistono già numerosi sbarramenti e captazioni e questo andava valutato adeguatamente.
Anche il necessario sviluppo delle fonti rinnovabili deve essere attentamente pianificato per ridurre al minimo gli impatti.
In questo senso auspichiamo che la Regione Abruzzo cambi radicalmente approccio visto che esistono numerosi progetti in aree delicatissime o su tratti fluviali che sono già in precarie condizioni".

sabato 24 ottobre 2015

AMBIENTE

Domenica 25 ottobre torna l'ora solare, lancette indietro di 60 minuti.

Termina cosi' dopo 7 mesi l'ora legale.


ASSOCIAZIONE

UNA SODDISFAZIONE MERITATA PER DARE ANCORA DI PIÙ IL MASSIMO
Si riporta di seguito il testo:

L'opera puntuale e continua degli Agenti Volontari dell'ARCI PESCA FISA di Cheti, del loro Coordinatore e del Presidente provinciale onorano la nostra Associazione per l'attività espletata in tutta la Provincia che investe globalmente le problematiche inerenti l'ambiente, la sua conoscenza, la sua tutela e la implementazione delle attività in esso esercitate, sia sociali che culturali.
Roberto Sabbatini
Un ringraziamento è il minimo dovuto, continuate così.

IL RESPONSABILE NAZIONALE DELLA VIGILANZA ARCI PESCA FISA

Dott. Roberto SABBATINI 


mercoledì 21 ottobre 2015

RIFIUTI

LA FORESTALE SCOPRE UNA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI IN PROSSIMITA' DEL FIUME "PALISTRO".
Blitz del Corpo Forestale dello Stato a tutela dell'Ambiente - sequestrata un'area di circa 8000 mq nel comune di Ceraso (SA)- Individuato e denunciato l'autore.-
Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Vallo della Lucania (SA).

Ceraso (SA) - 14 ottobre 2015. -E' stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato, un uomo di 48 anni V.S., responsabile di aver smaltito illecitamente e abbandonato nella sua proprietà, rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel Comune di Ceraso in località " Chianche".
I reati sono stati accertati in zona ricadente nell'area contigua al perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Il Comando Stazione Forestale di Vallo della Lucania, durante un servizio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto degli illeciti in materia ambientale notava, in prossimità del fiume "Palistro" la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti in palese stato di abbandono non occasionale ma ripetuto.
I forestali, da una prima ricognizione dei luoghi, constatavano che sull'area di circa 8000 mq, al confine tra aree coltivate e il fiume "Palistro", erano stati smaltiti diverse tipologie di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Più precisamente con accurato sopralluogo, si appurava che all'interno dell'area erano stati smaltiti ed abbandonati autoveicoli oramai in disuso e parti di autoveicoli, resti di motori meccanici, carcasse rifiuti ferrosi di ogni genere, batterie esauste, materiale in vetro, rifiuti urbani di vario genere, elettrodomestici abbandonati rifiuti in plastica, bombole del gas, materassi e reti, pneumatici deteriorati oltre che materiali edili di risulta.
Ma vi è di più: sull'area sono stati ritrovati anche resti di animali quindi rifiuti speciali presumibilmente provenienti da macellazione.
Una discarica a cielo aperto a ridosso del fiume "Palistro", sicura causa di degrado e di alterazione dell'intera area!
Nella predetta area vi sono due strutture adibite a ricovero animali di specie bovina equina e ovina.
Accertata la proprietà dell'area e la totale assenza di autorizzazioni, le Giubbe Verdi, al fine di interrompere la condotta illecita, ponevano sotto sequestro l'intera area, denunciando a piede libero il trasgressore alla Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania.
Il monitoraggio ed il contrasto ai fenomeni di illecita gestione di rifiuti è una delle mission fondamentali degli uomini del Corpo Forestale dello Stato al fine di preservare le matrici ambientali, l'equilibrio ecologico e quindi la salute dei cittadini oltre che lo stato di naturalità del territorio cilentano.

martedì 20 ottobre 2015

AMBIENTE

AGENTI  ARCI PESCA F.I.S.A.  AVVISTANO UN LUPO LUNGO IL FIUME AVENTINO.

Informate Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato

Lentella 20/10/2015. Questa mattina un lupo è stato avvistato lungo il fiume Aventino, nel territorio del Comune di  Casoli (Ch). A vedere e fotografare l’animale è stata una squadra di Agenti Ittici - Ambientali del Nucleo Operativo di Lanciano dell’ ARCI PESCA F.I.S.A. - Comitato Provinciale di Chieti, che si trovava nei paraggi per delle attività di controllo e antibracconaggio sul territorio. «Sono state già informate – fa sapere Giuseppe Zappetti, Presidente Provinciale dell’ARCI PESCA FISA – sia la Polizia Provinciale di Chieti che il Corpo Forestale. Speriamo che nessun balordo, spari sul bell’esemplare adulto di lupo avvistato». 
Canis lupus italicus