venerdì 28 settembre 2012

Provincia di Chieti.

Programmazione stagione ittica 2013 -  Rinvio riunione a martedì 09 ottobre 2012.
Ancora un rinvio per la riunione "ex consulta provinciale sulla pesca", art. 3 della L.R. n°44/1985e s.m.i.- 
La data comunicata dal Funzionario dott. De Vincentiis  è quella indicata di martedì 09 ottobre 2012, ore 15:30, nei locali del Settore 7, piano secondo
In attesa dell'incontro per discutere della necessità di adottare una seria programmazione ittica non solo a breve termine, si invita chiunque a interesse e cuore lo stato delle acque interne provinciale ad elaborare una  serie  di proposte da avanzare nella riunione. 
La Presidenza

PROTEZIONE CIVILE

Tanti  Volontari presenti a Rocca San Giovanni (Ch) per la seconda giornata del Volontario di Protezione Civile.

Quest’anno è stata Rocca San Giovanni ad ospitare la seconda giornata del volontario di Protezione Civile. L’iniziativa si è svolta domenica 23, in concomitanza con la festività in onore di San Pio da Pietrelcina, protettore dei volontari. Per San Salvo era presente la Valtrigno che, con la sua cucina da campo, unica in Abruzzo, ha distribuito il pranzo a tutti i presenti. Per l’occasione sono intervenuti numerosi sindaci della provincia di Chieti, autorità civili e militari tra cui il Capo dipartimento nazionale della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, l’assessore provinciale alla Protezione civile e difesa del suolo Donatello Di Prinzio, Luciano Conti, responsabile Protezione civile della Prefettura di Chieti.
Ufficio Stampa Comune di San Salvo

lunedì 24 settembre 2012

Protezione Civile Chieti

Grande partecipazione dei Volontari di Protezione Civile ARCI PESCA FISA, all'evento della festività in onore di S. Pio da Pietrelcina, domenica 22 settembre 2012 a Rocca S. Giovanni (Ch).


mercoledì 19 settembre 2012

PROVINCIA DI CHIETI

LASCIA UN COMMENTO COSTRUTTIVO.
OPPURE SEMPLICEMENTE DIRE FAVOREVOLE O CONTRARIO.

BOZZA DI REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DELLA PESCA NELLE
ZONE A REGOLAMENTO SPECIFICO (ZRS) DELLA PROVINCIA DI CHIETI.

ART.1
Il presente regolamento disciplina l'attività di pesca in tratti di fiumi o di specchi d'acqua in cui è consentito l'uso di attrezzi ed esche determinati e sono previste specifiche modalità di prelievo.
ART.2
La Giunta Provinciale entro il 31 dicembre di ogni anno, individua i tratti a regolamento specifico, di seguito denominati ZRS, in cui si applicano le disposizioni contenute nel presente regolamento.

ART.3
Ai fini del presente regolamento le ZRS sono classificate in:
a) ZRS 1 – NO KILL
b) ZRS 2 – A PRELIEVO DETERMINATO

ART.4
Le ZRS sono delimitate da apposite, specifiche e visibili tabelle.

ART.5
Nelle ZRS, salvo diverse disposizioni contenute nel presente regolamento gli attrezzi e le tecniche consentite, sono quelli stabiliti dalla normativa vigente in materia.

ART.6
La Giunta Provinciale, sulla base di proposte di gestione, supportate da documentazione scientifica, volte a preservare e a tutelare maggiormente il patrimonio ittiofaunistico, può operare rimodulazioni del periodo di pesca.
Nelle ZRS istituite può essere vietato il transito e l'ingresso in acqua in qualunque modo, anche facendo uso di imbarcazioni, salvo per l'esercizio della pesca se non è specificamente vietato anche questo.

ART.7
Possono esercitare l’attività di pesca nelle ZRS tutti i pescatori in possesso di regolare licenza di pesca in corso di validità e dello specifico tesserino segna catture rilasciato dalla Provincia:
a)  è fatto obbligo ai pescatori di annotare sul tesserino stesso, con inchiostro indelebile, la data all’inizio della giornata di pesca,  così da rendere chiaro il numero totale delle catture dei soli salmonidi eseguite per le ZRS 2 a prelievo determinato.
b) sono esibite, in caso di controllo da parte del personale deputato, assieme alla licenza di pesca del titolare;
c) hanno carattere personale, cioè non ammettono il concorso alla pesca di altre persone oltre al titolare e non possono essere rilasciate in duplicato in caso di smarrimento;
d) vanno restituite alla Provincia di Chieti – Ufficio Pesca, o all’Associazione  Ittica che ha provveduto al rilascio entro un mese dopo la loro scadenza al fine di consentire alla Provincia di Chieti efficaci azioni di monitoraggio.

 ART.8
TRATTI NO KILL – ZONA A REGOLAMENTO SPECIFICATO 1:

Nelle “ZRS 1 – NO KILL” la pesca è consentita con una sola canna attrezzata con CODA DI TOPO (sistema a frusta) ed esclusivamente con l’utilizzo di max n. 2 mosche artificiali (galleggianti, sommerse e ninfe) su ami privi di ardiglione o con questo preventivamente schiacciato di misura massima pari a # 8.
Sono proibiti quindi ami multipli di qualsiasi tipo, quali ancorette e simili
È vietato l’uso di piombi e/o galleggianti di qualunque tipo lungo la lenza (coda di topo e finale) ad eccezione dello strike indicator.
È altresì vietato l’uso dello STREAMER.
È vietato l’utilizzo e la detenzione di attrezzi atti a contenere il pescato (cestino portapesci e/o altri contenitori). È consentito esclusivamente l’uso del guadino a maglie strette.

Nelle “ZRS 1 – NO KILL” è fatto divieto di trattenere il pescato. Il pescatore ha l’obbligo di rimettere in acqua il pesce immediatamente dopo la cattura senza arrecargli danno e nel minor tempo possibile. La slamatura deve avvenire con mano bagnata, evitando di togliere il pesce dall’acqua e osservando tutte le necessarie cautele e precauzioni. Nell’impossibilità di liberare un pesce senza causargli grave danno, è fatto obbligo di tagliare la lenza e rimetterlo in acqua.
Non è ammesso portare al seguito pesce, anche se catturato in altro luogo.

ART. 9
TRATTI NO KILL – ZONA A REGOLAMENTO SPECIFICATO 2 - A PRELIEVO DETERMINATO:
1. Nelle “ZRS 2 – A PRELIEVO DETERMINATO”  sono consentite le tecniche a mosca con coda di topo (max. n. 2 mosche/ninfe), moschera (max. n. 3 mosche/ninfe),  spinning,  al tocco, mediante l’utilizzo di una sola canna e di tutte le esche naturali ad eccezione della larva di mosca carnaia (bigattino), delle uova di salmone e delle pasture di qualsiasi genere o artificiali purché siano l’imitazione di insetti naturali.
2. È consentito l’uso di esche siliconiche.
3. È altresì vietato utilizzare qualsiasi imitazione di pesciolini.
4. Tutte le esche vanno tassativamente montate su ami privi di ardiglione o con questo schiacciato di misura massima pari a # 8.
Per la pesca spinning è consentito esclusivamente l’utilizzo di ancorette prive di ardiglione o con questo preventivamente schiacciato con ami di misura massima pari a # 8.

Nelle “ZRS 2 – A PRELIEVO DETERMINATO” è consentito trattenere un massimo di tre (3) trote giornaliere la cui misura minima non dovrà essere inferiore a cm 22, lunghezza misurata dall’apice della bocca alla estremità della pinna caudale. Una volta raggiunto il limite di prelievo, la pesca potrà continuare unicamente adottando il SISTEMA NO-KILL (obbligo di reimmissione in acqua del pescato vivo). Nell’impossibilità di liberare un pesce senza causargli grave danno, se sottomisura o perché raggiunto il limite di prelievo, è fatto obbligo di tagliare la lenza e rimetterlo in acqua.
È vietato portare a seguito altre trote, oltre al numero consentito, anche se catturate in altro luogo.

ART.10
SANZIONI.
L’inosservanza del presente regolamento comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art.7-bis comma 1 del d. lgs. n.267/2000, secondo le modalità di cui alla legge n.689/1981.
I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui al presente regolamento saranno utilizzati per il finanziamento dei progetti e delle attività ivi previste.

PROVINCIA DI CHIETI

Programmazione stagione ittica 2013 -  Rinvio riunione al 04 ottobre 2012.
A seguito dell'incontro (o meglio dire scontro) di martedì 18 settembre tra l'Amministrazione Provinciale di Chieti e le Associazioni Ittiche maggiormente rappresentative, questo Comitato Provinciale ARCI PESCA FISA - Chieti,  ancora una volta si è  fatto promotore di singolari iniziative affinchè  tutto il settore pesca sportivo e ambiente, possano entrambi in  breve tempo godere dei benefici e vantaggi.
Purtoppo questo non è stato recepito,  e alla situazione di muro contro muro,  il Consigliere Delegato dott. Giovanni Staniscia (diplomaticamente) ha rinviato la seduta alla data di martedì 04 ottobre p.v., invitando i Presidenti a riflettere o meglio anche ad elaborare quanto presentato.
Nel frattempo, invito chiunque ha interesse e amore per la nostra Provincia e tutto il comparto Settore Sportivo,  partendo dai punti programmatici presentati (se necessario anche modificando),  a dare il proprio contributo con idee e suggerimenti affinchè non si ritorni a dire "tutto fermo, nulla di nuovo". EVITIAMO!!!!!!!!!!!!
Si riporta di seguito i punti presentati:
1.      Apposizione di  specifiche e visibili tabelle lungo i tratti di fiumi chiusi alla pesca (Rio Verde, Turcano, Gufo, Sinello  e Treste);
2.      Apposizione di  specifiche e visibili tabelle nei bacini di Bomba e Casoli (regolamento carpfishing);
3.      Istituzione delle zone no-kill denominate ZRS (Zone a Regolamento Specifico 1 e 2);
4.      ZRS 1: Tratto di fiume Sangro ricadente nell’intero territorio del Comune  Pizzoferrato (Ch) a partire dall’ex Stazione Ferroviaria di Gamberale;
5.      ZRS 1: Tratto di torrente Turcano, a partire dal ponte sulla strada provinciale per  Roio del Sangro fino 150 metri a valle del Ristorante “Vecchio Mulino”;
6.      ZRS 1: Tratto di fiume Sinello, a partire dal ponte sulla strada provinciale n°152 per  Castiglione -Montazzoli fino al laghetto di Montazzoli;
7.      ZRS 2: Fiume Aventino – Campo di Gara in località Ponte Ciclone del Comune di Gessopalena,;
8.      ZRS 2: Fiume Trigno – Campo di Gara dalla Galleria Caprafico del Comune di Tufillo fino  alla stazione di rifornimento denominata “Il Girasolo” del Comune di Dogliola,
9.      ZRS 2: Bacino di Bomba – a partire da m. 50  dallo sbarramento (Centro Remiero) fino alla località Terra Rossa;
10.  Ripopolamento  nei bacini di Bomba e Casoli della specie ittica “Luccio”;
11.  La Provincia di Chieti, unitamente a tutte le Associazioni Ittiche, deve dare un forte impulso  di ripresa dell’iter della bozza di  proposta  di Legge Regionale  in materia Ittica.

Il Presidente Provinciale
Giuseppe Zappetti

lunedì 17 settembre 2012

PROVINCIA DI CHIETI

EX CONSULTA SULLA PESCA, MARTEDI 18 SET.2012 - ORE 15:30. 
RIUNIONE DELLE ASSOCIAZIONI ITTICHE.

Meglio tardi che mai.
Finalmente siamo stati  tutti convocati  dal "Settore 7" della Provincia di Chieti, per discutere delle problematiche inerenti tutto il settore acque interne.
Numerosi sono stati gli appelli dei tanti pescatori  di non ripetere gli errori degli anni scorsi; di non fare tardi sugli interventi  della programmazione stagione ittica 2013.
Appelli che questo Comitato Provinciale di Chieti non farà  certamente cadere nel vuoto.
Seguira prossimamente in dettaglio quanto deciso.
L'Ufficio di Presidenza.

AGONISMO

ECCEZIONALE ONDATA DI MALTEMPO.
RINVIO PROVA REGIONALE  GARA DI PESCA SPORTIVA "SURF-CASTING A NUOVA DATA DI SABATO 06 OTTOBRE 2012.

Come ampiamente preannunciato, la gara di pesca in mare "surf-casting" di sabato 15 settembre, valevole quale Prova  Regionale Unica ARCI PESCA FISA - Abruzzo, a causa delle avverse condizioni meteorologiche che ha colpito duramente la  fascia Adriatica è stata rinviata alla data di sabato 06 ottobre p.v.
Come prima conseguenza,  si prende atto che il campo di gara non potrà di nuovo essere il Lido di Casalbordino (Ch), in quanto occupato da altra manifestazione in programma, ma quello del Lungomare di San Salvo  (Ch)  libero  in tale circostanza.
Inoltre, la Direzione Tecnica unitamente agli Organizzatori del Settore Mare, hanno deciso che in tale occasione la denominazione della prova sportiva rinviata, assuma in ricordo dell'indimenticabile"Antonello"  quale  1°Memorial.

martedì 11 settembre 2012

Antonello è stato uno di noi, e il suo ricordo vive dentro di noi.


Commissione di Settore:

Si comunica ai componenti tutti del Settore Commissione "Ambiente - Vigilanza - Protezione Civile", che venerdì 14 settembre p. v.,  dalle ore 19.00, a Pollutri  (Ch) presso il Villaggio Natura Paolo in C.da Crivella 19,  su invito del Presidente Angelo Pessolano dell’ARCI CACCA Federazione di Chieti, si  darà vita ad un incontro sulle problematiche del Servizio di Vigilanza nella Provincia di Chieti.
Considerata l’importanza dell’argomento in questione, e prossima ormai l’apertura  della Stagione Venatoria 2012,  si invita a non mancare alll’appuntamento.
Il Presidente Provinciale
Giuseppe Zappetti

domenica 9 settembre 2012

Ambiente

Caccia, il Tar Abruzzo sospende il calendario venatorio

A darne notizia il Wwf

Il TAR di L'Aquila ha sospeso oggi con un provvedimento urgente “inaudita altera parte” buona parte del calendario venatorio della Regione Abruzzo. Per la prima volta il TAR L'Aquila ha accolto la richiesta di WWF ed Animalisti Italiani di adottare un provvedimento di tale gravità (le altre volte la sospensiva era stata data dopo la camera di consiglio).
Dichiara Dante Caserta, Vicepresidente WWF Italia: “Abbiamo appena appreso questa importante notizia che rende conto per l'ennesima volta della gravissima situazione che riguarda le scelte in materia venatoria dell'Assessore Febbo e del suo staff in assessorato all'agricoltura. Il TAR ha riconosciuto il grave pericolo derivante dalle scelte su orso, caccia nei fragilissimi siti della Rete Natura2000 SIC e ZPS e per diverse specie a sfavorevole status di conservazione, come Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella. Peccato non essere riusciti a presentare prima il ricorso, anche a causa del fatto che la Giunta Regionale abruzzese ha varato il calendario il 30 luglio, pubblicandolo il 31 luglio, facendo partire l'addestramento cani addirittura il primo agosto, il giorno dopo la pubblicazione! La legge prevede che il Calendario sia varato entro il 15 giugno ed è evidente che questi sono trucchi per ritardare i nostri ricorsi. Avremmo probabilmente bloccato la vergognosa preapertura, anche perché l'1 e il 2 settembre si è sparato proprio ad una delle specie in calo numerico, la Tortora. L'assessore Febbo è stato refrattario ai nostri appelli a fermare la preapertura a causa della siccità con motivazioni risibili visto che negli stessi giorni andava a Roma per sollecitare il riconoscimento dello stato di calamità per l'agricoltura proprio per la siccità”.
Ora l'avvio della stagione venatoria il 16 settembre potrà avvenire in maniera del tutto limitata, in attesa della Camera di Consiglio del TAR fissata per il 26 settembre.

I presidenti provinciali delle associazioni venatorie, tuttavia, al momento non sanno nulla della presunta sospensione. 

Vigilanza Ittica

Mignone, pescatore di frodo con barca a motore: blitz delle Guardie ittiche e dei Carabinieri.
TARQUINIA – Blitz delle Guardie Ittiche ambientali e dei Carabinieri lungo il fiume Mignone, per la segnalazione di un pescatore di frodo che esercitava la pesca trainando le lenze con una barca a motore. Non è la prima volta che arrivano segnalazioni di questo tipo alle Guardie Ittiche ambientali dell’A.i.p.a. Associazione italiana pesca ambiente e a quelle dell’A.e.o.p. Associazione europea operatori polizia, che dopo aver svolto alcune indagini sul posto, hanno ‘scoperto’ un pescatore, ‘con residenza a Roma’, mentre effettuava la grave violazione della pesca di frodo con la barca. La legge sulla tutela della pesca delle acque interne, infatti vieta di esercitare quel tipo di azione attraverso l’ausilio di natanti a motore. Molti altri pescatori a terra si erano già rivolti alle Guardie perché, sembrerebbe che quel tipo di pesca rovini in maniera radicale l’ecosistema marino dei fiumi, mettendo in serio pericolo le specie presenti. Nel momento in cui le Guardie Ittiche “che in quel caso e secondo la legge vigente svolgono funzioni di Polizia Giudiziaria”, hanno chiesto al pescatore chiarificazioni in merito, quest’ultimo ha iniziato ad aggredire gli agenti della vigilanza, tanto che hanno dovuto far intervenire una pattuglia dei Carabinieri di Tarquinia. Una volta giunti sul posto i militari hanno chiesto al pescatore di rilasciare le informazioni agli agenti della vigilanza ittica, anche in quel caso l’uomo non placava la sua rabbia e continuava ad inveire contro le Guardie, sapendo di essere stato colto con le mani nel sacco. Questi dopo aver verificato i documenti obbligatori per l’esercizio della pesca, gli contestavano la violazione, che risulta essere anche molto ‘salata’. Sembrerebbe che questo tipo di pesca di frodo sui fiumi venga effettuata da numerosi pescatori soprattutto nelle ore notturne o all’alba, ma la costante vigilanza delle Guardie e dei Carabinieri sul territorio, messa in atto maggiormente nel periodo estivo, ha gia portato all’attivo numerosi controlli, e quest’ultimo sul fiume Mignone è la riprova che nonostante la legge vieti queste azioni, ci sono ancora contrabbandieri pronti a tutto.
N.B.:La  foto pubblicata è del tutto estranea alla vicenda riportata.

mercoledì 5 settembre 2012

VIGILANZA ITTICA - AMBIENTALE

Bracconieri nel fiume Burano.

Grave episodio di bracconaggio avvenuto la scorsa settimana nel fiume Burano tra Cagli e Cantiano. Su segnalazione di un podista, due Guardie Ittiche Volontarie delle Associazioni Enalpesca e Fipsas sono prontamente intervenute ed hanno intercettato un gruppo di quattro persone intente ad armeggiare con un guadino nell'alveo del fiume. Nonostante la fuga precipitosa, è stata individuata l'auto e annotato il numero di targa. Una volta scesi nel torrente le due Guardie hanno scoperto che il gruppo stava recuperando gli ultimi pesci rimasti storditi con una sostanza tossica utilizzata per la disinfezione delle piscine. Sulla sponda giacevano circa 10 kg di pesci già morti delle specie trota Fario, Cavedano e Barbo, consegnati per analisi all'Istituto Zooprofilattico. Recuperato anche il fusto ormai vuoto ma con la descrizione della sostanza contenuta, il guadino e altro materiale utilizzato dai bracconieri. Dalle prime indagini svolte dalla Polizia Provinciale in base ai dettagliati rapporti consegnati, l'auto è risultata di proprietà di una donna di etnia albanese residente a Cartoceto. La gravità del fatto suggerisce indagini approfondite e un'attenta vigilanza dei corsi d'acqua che in questo periodo di magra sono ancor più minacciati dalle gesta di individui senza scupoli.
10 agosto 2012

L'artico pubblicato è stato segnalato da amici del Gruppo di Vigilanxa di Pesaro.

domenica 2 settembre 2012

PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO

Incendio nella vallata del Trigno domato dopo più di 12 ore, ora si contano i danni.

01 SET2012- Sono servite 12 ore per poter dichiarare terminata l’emergenza incendi nella vallata del Trigno. Il fronte di fuoco di ieri si è diviso a metà. Le fiamme hanno attaccato una delle colline di Fresagrandinaria, mentre un altro esteso rogo risaliva la vallata sotto Dogliola. A Fresagrandinaria il fuoco spinto dal vento ha minacciato una piccola azienda agricola locale. Solo alle 3 è stato scongiurato il peggio. Dopo aver bruciato tutta la notte è stato risolutivo l’intervento dopo le 8 di questa mattina di due canadair da Roma. I numerosi lanci hanno provveduto a spegnere definitivamente i focolai ancora attivi nelle zone più impervie non raggiungibili da Vigili del Fuoco e volontari. Una pala meccanica del Comune di Dogliola ha provveduto a tracciare solchi di protezione.
Il fumo che ieri ha raggiunto anche San Salvo, il giorno dopo è andato via. Ed è il momento di fare i conti con la devastazione fino a qualche ora fa celata dal buio. Dalla strada statale Trignina il triste spettacolo comincia all’altezza di Mafalda. Ieri il fuoco ha danneggiato la stazione di servizio ‘Girasole’, la Trigno Gomme e minacciato i capannoni delle zone industriali di Dogliola e Fresagrandinaria. I danni più consistenti sono all’agricoltura. Nei piccoli comuni della vallata del Trigno quasi tutti i cittadini hanno appezzamenti di terreno per la produzione domestica di vino e olio. Sono molti i proprietari che hanno visto andare in fumo interi uliveti e filari di viti. Negli occhi di qualcuno ci sono ancora le immagini del grande incendio del 2007 che in alcuni giorni carbonizzo l’intera vallata fino a San Salvo. Proprio dopo cinque anni alcuni agricoltori si preparavano nuovamente alla vendemmia e alla raccolta delle olive. Fra vegetazione e superficie coltivata si parla di circa 500 ettari andati in fumo.
Intanto, cresce la rabbia nei confronti dei piromani. Parlare di individui che appiccano incendi volontariamente resta difficile senza prove certe. Ieri, però, anche alcuni uomini della Forestale si sono sbilanciati. Verso le 11 è stato segnalato il primo rogo in territorio di Mafalda, in prossimità del Trigno. Protezione Civile e Vigili del Fuoco lo hanno estinto e messo in sicurezza la zona. Dopo meno di un’ora il fuoco è ripartito aggredendo il territorio di Dogliola, il serbatoio di metano dell’area di servizio, diventando indomabile. C’è quasi la certezza che sia stato riattivato.
L’incendio ha impegnato fino a tarda notte Vigili del Fuoco (di Vasto e Ortona), Forestale (di Petacciato e Termoli, Protezione Civile (di Vasto, San Salvo, Fresagrandinaria, Dogliola, Tufillo, Mafalda, Roccavivara, Carunchio, Celenza sul Trigno e San Giovanni Lipioni). Un dispiegamento di uomini non passato inosservato neanche agli occhi dei piromani. Dopo le 17 un rogo è partito sotto il belvedere di Lentella. Diversi testimoni hanno riferito di aver notato un individuo in moto accertarsi della partenza del fuoco e allontanarsi. La stessa cosa è accaduta a Punta Aderci a Vasto. Nel caso di Lentella le fiamme sono state spente da cittadini e amministratori muniti di mezzi di fortuna. A Vasto una squadra della Protezione Civile è dovuta accorrere dalla fondovalle Trigno.
L’emergenza è conclusa, fra qualche ora è prevista la pioggia. Una delle stagioni più dure sul fronte incendi nel Vastese è terminata. Resta l’amaro in bocca per i danni, i raccolti perduti, il paesaggio fortemente provato e per i responsabili che la faranno franca. Un primo passo sarebbe vietare ogni attività sulle superfici boschive andate in fumo. Il dibattito si è riacceso durante l’estate, ma c’è da scommetterci che anch’esso terminerà con la prima pioggia.

Si ringrazia per la pubblicazione dell'articolo  il giornalista Anonino DOLCE.