mercoledì 19 settembre 2012

PROVINCIA DI CHIETI

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BOZZA DI REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DELLA PESCA NELLE
ZONE A REGOLAMENTO SPECIFICO (ZRS) DELLA PROVINCIA DI CHIETI.

ART.1
Il presente regolamento disciplina l'attività di pesca in tratti di fiumi o di specchi d'acqua in cui è consentito l'uso di attrezzi ed esche determinati e sono previste specifiche modalità di prelievo.
ART.2
La Giunta Provinciale entro il 31 dicembre di ogni anno, individua i tratti a regolamento specifico, di seguito denominati ZRS, in cui si applicano le disposizioni contenute nel presente regolamento.

ART.3
Ai fini del presente regolamento le ZRS sono classificate in:
a) ZRS 1 – NO KILL
b) ZRS 2 – A PRELIEVO DETERMINATO

ART.4
Le ZRS sono delimitate da apposite, specifiche e visibili tabelle.

ART.5
Nelle ZRS, salvo diverse disposizioni contenute nel presente regolamento gli attrezzi e le tecniche consentite, sono quelli stabiliti dalla normativa vigente in materia.

ART.6
La Giunta Provinciale, sulla base di proposte di gestione, supportate da documentazione scientifica, volte a preservare e a tutelare maggiormente il patrimonio ittiofaunistico, può operare rimodulazioni del periodo di pesca.
Nelle ZRS istituite può essere vietato il transito e l'ingresso in acqua in qualunque modo, anche facendo uso di imbarcazioni, salvo per l'esercizio della pesca se non è specificamente vietato anche questo.

ART.7
Possono esercitare l’attività di pesca nelle ZRS tutti i pescatori in possesso di regolare licenza di pesca in corso di validità e dello specifico tesserino segna catture rilasciato dalla Provincia:
a)  è fatto obbligo ai pescatori di annotare sul tesserino stesso, con inchiostro indelebile, la data all’inizio della giornata di pesca,  così da rendere chiaro il numero totale delle catture dei soli salmonidi eseguite per le ZRS 2 a prelievo determinato.
b) sono esibite, in caso di controllo da parte del personale deputato, assieme alla licenza di pesca del titolare;
c) hanno carattere personale, cioè non ammettono il concorso alla pesca di altre persone oltre al titolare e non possono essere rilasciate in duplicato in caso di smarrimento;
d) vanno restituite alla Provincia di Chieti – Ufficio Pesca, o all’Associazione  Ittica che ha provveduto al rilascio entro un mese dopo la loro scadenza al fine di consentire alla Provincia di Chieti efficaci azioni di monitoraggio.

 ART.8
TRATTI NO KILL – ZONA A REGOLAMENTO SPECIFICATO 1:

Nelle “ZRS 1 – NO KILL” la pesca è consentita con una sola canna attrezzata con CODA DI TOPO (sistema a frusta) ed esclusivamente con l’utilizzo di max n. 2 mosche artificiali (galleggianti, sommerse e ninfe) su ami privi di ardiglione o con questo preventivamente schiacciato di misura massima pari a # 8.
Sono proibiti quindi ami multipli di qualsiasi tipo, quali ancorette e simili
È vietato l’uso di piombi e/o galleggianti di qualunque tipo lungo la lenza (coda di topo e finale) ad eccezione dello strike indicator.
È altresì vietato l’uso dello STREAMER.
È vietato l’utilizzo e la detenzione di attrezzi atti a contenere il pescato (cestino portapesci e/o altri contenitori). È consentito esclusivamente l’uso del guadino a maglie strette.

Nelle “ZRS 1 – NO KILL” è fatto divieto di trattenere il pescato. Il pescatore ha l’obbligo di rimettere in acqua il pesce immediatamente dopo la cattura senza arrecargli danno e nel minor tempo possibile. La slamatura deve avvenire con mano bagnata, evitando di togliere il pesce dall’acqua e osservando tutte le necessarie cautele e precauzioni. Nell’impossibilità di liberare un pesce senza causargli grave danno, è fatto obbligo di tagliare la lenza e rimetterlo in acqua.
Non è ammesso portare al seguito pesce, anche se catturato in altro luogo.

ART. 9
TRATTI NO KILL – ZONA A REGOLAMENTO SPECIFICATO 2 - A PRELIEVO DETERMINATO:
1. Nelle “ZRS 2 – A PRELIEVO DETERMINATO”  sono consentite le tecniche a mosca con coda di topo (max. n. 2 mosche/ninfe), moschera (max. n. 3 mosche/ninfe),  spinning,  al tocco, mediante l’utilizzo di una sola canna e di tutte le esche naturali ad eccezione della larva di mosca carnaia (bigattino), delle uova di salmone e delle pasture di qualsiasi genere o artificiali purché siano l’imitazione di insetti naturali.
2. È consentito l’uso di esche siliconiche.
3. È altresì vietato utilizzare qualsiasi imitazione di pesciolini.
4. Tutte le esche vanno tassativamente montate su ami privi di ardiglione o con questo schiacciato di misura massima pari a # 8.
Per la pesca spinning è consentito esclusivamente l’utilizzo di ancorette prive di ardiglione o con questo preventivamente schiacciato con ami di misura massima pari a # 8.

Nelle “ZRS 2 – A PRELIEVO DETERMINATO” è consentito trattenere un massimo di tre (3) trote giornaliere la cui misura minima non dovrà essere inferiore a cm 22, lunghezza misurata dall’apice della bocca alla estremità della pinna caudale. Una volta raggiunto il limite di prelievo, la pesca potrà continuare unicamente adottando il SISTEMA NO-KILL (obbligo di reimmissione in acqua del pescato vivo). Nell’impossibilità di liberare un pesce senza causargli grave danno, se sottomisura o perché raggiunto il limite di prelievo, è fatto obbligo di tagliare la lenza e rimetterlo in acqua.
È vietato portare a seguito altre trote, oltre al numero consentito, anche se catturate in altro luogo.

ART.10
SANZIONI.
L’inosservanza del presente regolamento comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art.7-bis comma 1 del d. lgs. n.267/2000, secondo le modalità di cui alla legge n.689/1981.
I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui al presente regolamento saranno utilizzati per il finanziamento dei progetti e delle attività ivi previste.

7 commenti:

  1. Era ora che qualche Associazione tirasse fuori le palle. Basta con questi mentitori e tirapiedi da strapazzo, Appoggio di gran carruiera quanto proposto, regole per tutti.

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  2. Come Presidente di una associazione di pescatori a Mosca e Spinning della provincia, non posso che essere favorevole alla istituzione di tratti no-kill e/o prelievo controllato nelle acque del nostro territorio. Ovviamente essendo tutto perfettibile ci sarebbero da discutere diversi punti; in breve, quelli che, per ora, mi sembrano più importanti:
    1. L'istituzione di tratti no-kill o similari DEVE prevedere un maggior controllo del territorio visti i continui e ripetuti episodi di bracconaggio a cui siamo purtroppo abituati, con una maggiore SEVERITA' nell'applicazione delle normative....cosa che fin'ora non è avvenuta (si vedono ancora persone fare "mattanza" nei fiumi e restare impunite
    2. Art. 8 i tratti no-kill NON DEVONO ESSERE ad uso esclusivo della pesca a mosca con coda di topo, perchè oggi è AMPIAMENTE riconosciuto come la pesca a spinning con amo singolo privo di ardiglione sia altrettanto "sicura". Il NO-KILL prevede il catch & release e non la pesca a mosca obbligatoria!!!!
    3. Art. 8 .....È altresì vietato l’uso dello STREAMER......ASSOLUTAMENTE NO!!! Lo streamer è a tutti gli effetti una parte integrante della pesca con coda di topo
    4. .....È altresì vietato utilizzare qualsiasi imitazione di pesciolini.....Lo spinning si basa sull'imitazione di pesciolini quindi è ASSURDO non poterli utilizzare....ATTENZIONE!!!!!
    Ci sarebbero altri appunti da fare, ma queste elencate sono condizioni inderogabili per una buona riuscita del progetto. Infine faccio un appello a chi di dovere: Nella stesura di un eventuale regolamento spinning o mosca che siano, i primi ad essere interpellati DEVONO essere i fruitori del fiume, chi conosce e pratica abitualmente la tecnica di pesca in oggetto, altrimenti si farebbe solo una gran confusione.
    Saluti
    dr. Petrella Vittorio

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  3. Finalmente, non riuscivo a capire per quale motivo nella nostra provincia, ricca di bellissimi corsi d'acqua, non potessero esserci dei tratti no kill....
    Dico solo di rendere partecipi a questi tratti anche gli appassionati dello spinning (che ne sono molti), che con l'uso di ami singoli senza ardiglione, possono tranquillamente essere equiparati ai moschisti....

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  4. Buon pomeriggio,
    di commenti ce ne saranno positivi, negativi e ricchi di polemiche....ma di chi come me e' stato un bel po' di anni fuori regione (Friuli Venezia Giulia), il N.K. e' una realta' consolidata da molti anni e se gestito bene, con semine di trote buone (uova, avanotti, novellame e adulte)e con la costante vigilanza nel corso degli anni da i suoi frutti.Per i duri di "comprendonio" si potrebbero fare due tratti: N.K. pesca a mosca (secca e sommersa) - Tratto a esca artificiali, dove far rientrare l'uso dello streemer insieme ai cucchiaini e minnows amo singolo con zona trofeo per trattenere il pesce "della giornata".Il tratto di aventino a uso civico del comune di LAMA DEI PELIGNI sarebbe ideale a tale scopo.
    In bocca al lupo Fabrizio FERRARI Guardiagrele

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  5. L'ennesimo regolamento che impedirà alla gente onesta che rispetta la legge di non pescare, i problemi non sono i regolamenti, ma la gestione delle acque e i controlli, io ho 38 anni ho la licenza da quando avevo 18 anni, in questi 20 anni sono stato controllato solo due volte, dalla forestale su un tratto di fiume dove l'associazione pescatori a cui appartengo aveva organizzato una gara di pesca, forestale che era stata chiamata dal ns presidente per un maggior controllo. Invece di inventarvi regolamenti strani dove eravate quanto sul fiume aventino volevano costruire la centralina idroelettrica???

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  6. Buon pomeriggio,
    Una lodevole iniziativa quella di istituire i tratti No Kill (tra l'altro se ne parla da tempo). Il programma attuativo secondo il regolamento sopra riportato invece mi sembra un pessimo esempio di messa in campo della teoria. Ma lo vogliamo capire che queste norme se maldestramente impostate, hanno il solo scopo di far allontanare i pescatori dai loro fiumi e laghi? Purtroppo credo che la realtà oggettiva delle cose sia un po più grande di noi pescatori che la domenica mattina ci svegliamo alle 4:00 non vedendo l'ora di arrivare a pesca sperando di incontrare la cattura dei sogni.
    Un solo esempio di quello che potrebbe accadere se la bozza venisse messa in campo: Dal 1 gennaio 2013, mi ritrovo il bacino di Bomba (dove tanti ragazzini per la prima volta hanno pescato e si sono avvicinati a questo mondo) picchettato con cartelli con su scritto ZONA ZRS2!!! con tutte le limitazioni che leggete all'art. 9 della su riportata bozza. Poi si parla di far avvicinare i ragazzi alla pesca......SIAMO SULLA STRADA GIUSTA!!!


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    1. Mi dispiace, ma i ragazzi si avvicinano alla pesca anche facendogli capire che cosa significa ZRS2 e magari spiegandogli come si è arrivati a queste decisioni proprio per inciviltà da parte degli "adulti".....e poi scusami che "gravi" limitazioni ti porta una zrs2, il limite di catture o meglio il catch and release dovrebbe essere insegnato ai ragazzi prima ancora di dirgli come prendere una canna da pesca in mano (premesso che quello è una bozza di regolamento)

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